L’aggiornamento mondiale della norma internazionale ISO 12944:2018, riguardante soprattutto gli intervalli di tempo della durabilità dei cicli di verniciatura anticorrosiva (si richiede anche una durabilità di 25 anni), è stato discusso dai tecnici dell’Anver, l’associazione dei verniciatori in proprio e per conto terzi, per verificare come possano esistere prodotti vernicianti con questa capacità protettiva, inusitata commercialmente.
La conclusione è stata così riportata.
Teoricamente potrebbero essere formulati sia primer, sia intermedie, sia smalti di finitura con l’aggiunta di un 3-4% di nanotubi di carbonio o di grafene, ma praticamente il rischio è notevole, anche perché la durata venticinquennale è un’avventura senza alcuna esperienza.
Un’idea più precisa della durabilità teorica di prodotti vernicianti di questa natura potrebbe essere trovata nelle prove di resistenza alla corrosione di un ciclo applicato sulle classiche lastrine ferrose e analizzato con il Metodo Acet (ISO 17463), che in 24 ore offre risultati di resistenza all’ossidazione con caratterizzazione elettrica (in volt e ohm) come proprio il fenomeno corrosivo si manifesta.
Così, se dopo 24 ore di prova i volt risultassero uguali a +1,20 e gli ohm superiori a 1012, si potrebbe rischiare la durata di 25 anni in quanto:
- A questo voltaggio non c’è dissoluzione del metallo ferroso, che è bloccato dal film contenente i citati prodotti nanotecnologici
- A questa elevata resistività in ohm la resistenza alla penetrazione, attraverso il film, di acqua e aria è molto elevata, impedendo loro di raggiungere il metallo per far scattare la reazione di arrugginimento dell’acciaio.
Tuttavia ricordiamo la manutenzione periodica, sempre necessaria in operazioni così delicate come la verniciatura anticorrosiva.