Bullcrem Lack è un’azienda che produce vernici in polvere di qualità recentemente fondata nel nord Italia. I suoi fondatori hanno un’esperienza pluriennale di produzione di vernici in polvere, ma il nuovo progetto aziendale nasce con presupposti completamente differenti, ispirati, tra l’altro, dalle parole di Albert Einstein contenute nel libro “Il mondo come io lo vedo”:

“Il mondo non uscirà dal presente stato di crisi se non abbandonerà il modo di pensare che lo ha generato”.

In particolare, l’azienda nasce perseguendo una serie di scelte organizzative e produttive che superano i concetti legati all’economia lineare (prendo-producoelimino) per abbracciare quelli dell’economia circolare che si basa sulle “3 R”: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare. In questo modo l’uso delle materie prime è ridotto al minimo, mentre il riutilizzo di prodotti o di loro parti è massimizzato. Fondamentale è che le materie prime vengano riciclate secondo standard molto elevati. In Italia l’art. 184-bis del Decreto Legislativo 152/06, che ha anticipato la comunicazione della Commissione Europea del settembre 2020 –

«L’accesso alle risorse e la sostenibilità sono fondamentali per la resilienza dell’Europa in relazione alle materie prime. Il conseguimento della sicurezza delle risorse richiede un’azione volta a diversificare l’approvvigionamento da fonti sia primarie che secondarie, ridurre le dipendenze e migliorare l’efficienza delle risorse e la circolarità, anche per quanto riguarda la progettazione sostenibile dei prodotti».

– definisce le 4 condizioni per cui un residuo si può considerare un sottoprodotto e non un rifiuto.

Le 4 condizioni devono essere obbligatoriamente presenti contemporaneamente. È quindi secondo la legislazione già in essere che Bullcrem Lack offre ai propri clienti un servizio innovativo di ritiro delle vernici in polvere non più utilizzabili sull’impianto di verniciatura, definito da una documentazione contrattuale che prevede:

  • il supporto per la compilazione della scheda tecnica a carico del produttore del sottoprodotto compilata con riferimento a specifici lotti di residuo, caratterizzati da unitarietà sotto il profilo funzionale e della destinazione
  • il supporto per la compilazione della “Dichiarazione di conformità” a carico del produttore
  • la garanzia disciplinata contrattualmente che verrà fatto utilizzo diretto senza trattamenti diversi dalla “normale pratica industriale” e la “legalità dell’utilizzo” attraverso l’istituzione di una procedura interna per la gestione del residuo. In tal senso prima di procedere con il ritiro del sottoprodotto se ne richiede il preventivo invio al sito produttivo di un campione significativo e rappresentativo
  • per poter attivare quanto sopra è necessario separare per colore le polveri esauste che devono anche essere prive di altri rifiuti (ganci, sigarette, pezzi di legno, altro).

Non sprecare significa risparmiare: questo è l’unico modo per affrontare le sfide del futuro.

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