Sul n. 639/640 di luglio/agosto 2021 di Verniciatura Industriale è pubblicato un articolo dedicato a una fase di economia circolare nel pretrattamento metallico alla verniciatura e nel recupero e riutilizzo delle polveri fini non più utilizzabili sull’impianto (circa il 10% delle polveri applicate in cabina) offrendo, tra l’altro, tre operazioni a impatto zero, cioè senza rifiuti da smaltire.

In questo articolo facciamo riferimento alla fase di ecologia integrale dell’impianto di verniciatura, perchè ci dedichiamo alle operazioni di polimerizzazione di polveri e di vernici liquide nei forni di cottura, sostituendo l’uso energeticamente dispendioso e inquinante di gas metano e di gasolio con quello di pellet cellulosici – del tipo qualitativo EN Plus A1 – con norma di riferimento ISO 17.225-2: che, oltre a ridurre di gran lunga l’emissione di CO2, permettono una riduzione dei costi dell’80% (sostituendo il gasolio) e del 60% (sostituendo attualmente il gas metano).

Queste percentuali di risparmio sono confermate da Alberto Trinca, uno dei leader italiani della verniciatura per conto terzi, della Painting di Frascati, in provincia di Roma, che nella sua azienda ha installato ormai da qualche anno bruciatori che utilizzano i pellet EN Plus A1, nei due forni di cottura vernici a polvere nell’impianto in linea e in quello statico. Con un doppio risultato positivo: notevole risparmio e netta riduzione (90% circa) delle emissioni di CO2 dal camino.

Si può decisamente affermare che con pochi investimenti di nuove apparecchiature, si può dare agli impianti di verniciatura industriale la possibilità di non creare più fanghi, morchie e acque reflue da smaltire ed emissioni quasi esenti dalla CO2 in esterno (solo il 5-6% rispetto all’attuale emissione di aria esausta dai forni di cottura vernici a polvere e liquide tradizionali): in altre parole il settore della verniciatura, che era considerato il più inquinante dopo il traffico e il riscaldamento civile e industriale, può oggi diventare l’operazione più pulita ambientalmente con zero rifiuti e con un minimo di emissione di CO2, dopo aver assorbito il polverino al camino.

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