«Due valori che ammiravo in mio zio, imprenditore metallurgista, e che ho fatto miei quando ho cominciato a entrare nel mondo del lavoro prima con lui, poi autonomamente: senza questi, non si può essere imprenditori. Da subito ho colto il potenziale dei gas naturali impiegati in svariati processi produttivi, mettendo a punto dapprima generatori di ossigeno e poi di azoto, che avevo intuito essere il futuro di moltissimi campi applicativi: dalla conservazione dei cereali, all’imbottigliamento del vino, ai trattamenti delle superfici. Dopo i primi test effettuati nel campo della verniciatura industriale, entusiasta degli ottimi risultati ottenuti, ho deciso di brevettare i miei sistemi ad azoto: è stato l’inizio di molti progetti di successo, di sinergie edificanti e di collaborazioni che hanno permesso a Eurosider, nata nel 1973, di crescere e di fare tanta strada».
«Vivo di innovazione, per cui spendo tempo e denaro. Senza innovazione ci si ferma e si spegne quella scintilla che dovrebbe quotidianamente alimentare un’attività imprenditoriale. Io la definisco “visione del futuro”, la fame di scoperta e di condivisione in ottica di un miglioramento continuo. È stato così quando ho intuito la rivoluzione rappresentata dall’impiego dell’azoto nei sistemi di verniciatura a liquido e poi a polvere ed è ancora così quando Eurosider collabora con scuole e università per progetti ambiziosi che mirano a implementare processi, garantendo progressi».
«È un dono: o ce l’hai o non ce l’hai. Io ho avuto la fortuna di averla e in gran parte devo a mia nonna il merito di averla spesso alimentata. Ho poi avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada personalità importanti come Maria Teresa di Calcutta, Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI, oltre ad aver avuto un grande maestro di vita, Pino Arpioni. Devo alla fede se, anche sul lavoro, ho sempre cercato di trovare il lato positivo delle cose, nonostante le difficoltà. Perché in fondo un bravo marinaio deve saper navigare anche col vento sfavorevole, al resto pensa la provvidenza».
Eurosider nasce nel 1973 a Grosseto dall’attitudine imprenditoriale di Ottavio Milli, fino ad allora impegnato nel settore della saldatura e dei gas. Forte di un’esperienza pluriennale, l’azienda si dedica alla produzione di un filo speciale per la saldatura di gasdotti, utilizzato nei più importanti impianti realizzati in quel periodo in Algeria, Russia e altre zone.
La svolta non tarda ad arrivare: qualche anno dopo, partecipando a fiere negli Stati Uniti, Ottavio Milli conosce alcuni ingegneri con i quali dà inizio alla produzione di generatori di ossigeno e azoto.
Il vero salto di qualità si registra negli anni Novanta, quando inizia a prendere forma l’idea di utilizzare l’azoto autoprodotto dai sistemi realizzati negli stabilimenti di Grosseto come vettore di spinta per la verniciatura, in sostituzione dell’aria compressa. Una vera rivoluzione frutto delle conoscenze acquisite in una vita di studi. Grazie anche alla collaborazione con le principali università italiane, come il Politecnico di Milano e altri istituti di ricerca nazionali e internazionali americani, la tecnologia Eurosider è oggi il punto di riferimento per i sistemi alimentati ad azoto, che migliorano i processi produttivi in svariati campi applicativi, oltre quello della verniciatura industriale sia a liquido che a polvere.
Oggi l’azienda è proprietaria di 22 brevetti concessi e riconosciuti in tutti i Paesi più industrializzati del mondo e ha rapporti con i principali gruppi automobilistici del mondo.