Lo scorso 6 agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo che, come riporta il testo, “istituisce il Piano Transizione 5.0 riconoscendo un credito d’imposta alle imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici”.
Possono beneficiare del credito di imposta tutte le aziende in regola, residenti nel territorio dello stato, che effettuano investimenti (dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025) in beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati e interconnessi al sistema di gestione aziendale o alla catena di fornitura (con riferimento agli allegati A e B del piano Transizione 4.0), che consentano una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3% dell’intera unità produttiva o ad almeno il 5% del singolo processo interessato.
Per ottenere il credito di imposta, calcolato secondo 9 aliquote proporzionali alla riduzione dei consumi energetici e all’ammontare dell’investimento, occorre una documentazione specifica con relativa comunicazione iniziale ex ante che dichiari la conseguibile riduzione dei consumi coi nuovi investimenti, un prospetto generale dell’investimento, comunicazioni periodiche intermedie sull’andamento del progetto e una comunicazione ex post che attesti la realizzazione dell’investimento.
Pur avendo subito qualche modifica e integrazione, le procedure per accedere al credito d’imposta sono state già analizzate in VI 674/2024. Con la società di Aurelio Gazzoli, Ad Consult, che ha contribuito alla redazione dell’analisi citata, La Rivista del Colore ha un essere un rapporto di collaborazione a favore dei lettori interessati ad attivare il piano T5.0, che necessita delle attività di consulenza in molte successive fasi del processo d’approvazione.
Le richieste di accesso alla misura Transizione 5.0 vanno presentate nell’area clienti del portale GSE.
Per approfondimenti e chiarimenti invitiamo alla lettura del testo del decreto – e a contattare Ad Consult
finanza.agevolata@ad-consult.it
Per approfondire: leggi l’articolo dedicato