NEXT WOOD: nuove frontiere tecnologiche nella VERNICIATURA E FINITURA DEL LEGNO
Si è svolto lo scorso 13 dicembre presso il dipartimento di chimica Giulio Natta del Politecnico di Milano il seminario Next Wood, una giornata di aggiornamento organizzata da Poliefun e Catas, in collaborazione con Anver e col patrocinio di Acimall sulle nuove tecnologie che affiorano nel settore del legno, specialmente nel trattamento superficiale di questo materiale. Presieduto da un comitato scientifico composto da Franco Bulian (Catas), Gianni Giardina (Anver), Paolo Gronchi (Politecnico di Milano), Patricia Malavolti (Anver), Luca Rossetti (Acimall) e Francesca Valan (docente e industrial designer), l’evento ha riscosso un grande successo, basti pensare alle numerose, inaspettate adesioni.
Il seminario, diviso in tre sezioni nell’arco della giornata (rispettivamente design, materie prime e impianti e tecnologie per la finitura superficiale) e conclusosi con una tavola rotonda su recenti traguardi e previsioni nel settore delle superfici lignee, ha avuto come obiettivo quello di dar voce all’aspetto scientifico e tecnico che sottende il rinnovato interesse per il rivestimento del legno, aiutando a comprenderne l’onda innovatrice attraverso le testimonianze dirette di chi questo settore lo vive in prima persona. Le tecnologie produttive di questa fetta di industria stanno cambiando e con esse anche i materiali, i cui nuovi impieghi e formulazioni necessitano un conseguente adeguamento degli impianti per la loro applicazione. Filo conduttore dell’incontro, intervallato da piacevoli momenti conviviali, è stata l’innovazione come motore di sviluppo, diventata oramai scienza.
Dopo una breve introduzione da parte di Paolo Gronchi (docente di chimica industriale e tecnologica del Politecnico di Milano), sulla sostenibilità del legno e sull’importanza che il rivestimento di questo materiale ricopre in termini di funzionalità, protezione e decorazione e di Franco Bulian (vicedirettore del Catas), sui cambiamenti che nel tempo hanno subito le vernici per legno, dovuti soprattutto a legislazione, normative e capitolati aziendali, cominciano gli interventi della prima sezione: design.
DESIGN
Gianluigi Landoni dell’ADI, Associazione Design Italiano spiega come è cambiato il ruolo della finitura del legno, da protezione a elemento percettivo, strumento utilizzato per connotare
gli oggetti con una nuova interfaccia. Il colore non è più l’elemento che veste la forma ma un elemento che contribuisce a esaltare le potenzialità espressive dell’oggetto o dell’ambiente. L’industrial designer Francesca Valan offre una panoramica sul cambiamento che hanno subito le finiture nel tempo e una previsione sulle tendenze future: naturali (soprattutto in riferimento al design nordico), classiche (legate all’utilizzo dei materiali veri e non più alle imitazioni), cromatiche (uso si colori classici) e new tech, in cui la luce gioca un ruolo fondamentale rispetto alla forma.
Mauro Antico e Domenico Bruno di CRF (Centro Ricerche Fiat), azienda che rappresenta FCA nella ricerca a livello europeo e nazionale, informano il pubblico sull’utilizzo del legno nell’interno auto (mostrine, pomelli, coperture, inserti e altro) e sull’applicazione del rivestimento protettivo ed estetico. Barbara Bartolomei di Sherwin Williams presenta le tendenze nell’interior design 2018/2019 in riferimento ai diversi sistemi di classificazione del colore.
MATERIE PRIME E VERNICI
Dopo una breve pausa caffè, la mattinata prosegue con gli interventi della sezione materie prime, per cui intervengono: Matteo Aglio, direttore di AVISA (che rappresenta i produttori di adesivi, vernici e inchiostri nel mondo di Federchimica), che sottolinea da una parte l’importanza
dell’educazione alla chimica e dall’altra la necessità crescente della figura del “regulatory”, ovvero la o le persone che comprendono gli adempimenti legislativi e normativi legati agli elementi
chimici che costituiscono un prodotto, rendendolo vendibile.
Davide Niego responsabile commerciale di DSM, azienda olandese che produce, tra le altre cose, polimeri sia per il settore legno che plastica, che presenta le resine per vernici derivanti
da fonti vegetali e non più fossili.
Lorenzo Paniccia di ICA (Industria Chimica Adriatica), che riporta l’esempio concreto di vernici per legno di origine biologica, impegno sostenibile cui l’azienda si dedica da qualche anno a questa parte.
Federico Galvan, responsabile tecnico di Adler, che spiega come l’azienda abbia sviluppato e brevettato un fondo per serramenti in grado di autoriparare eventuali danni provocati da
urti meccanici.
Berta Vega Sànchez, responsabile marketing di Covestro, azienda multinazionale anch’essa impegnata nella produzione di polimeri ad alto contenuto tecnologico, che presenta il lavoro di ricerca dei propri laboratori R&S per lo sviluppo di prodotti a basso impatto ambientale, in particolare vernici bio e poliuretani a base acquosa per rivestimenti in legno sostenibili e ad alte prestazioni. Dopo un generoso buffet, occasione di scambio tra relatori e partecipanti, si apre la sessione pomeridiana del seminario, dedicata alle innovazioni nelle tecnologie impiantistiche.
IMPIANTI
Dopo il contributo di Dario Corbetta, direttore di Acimall, Associazione confindustriale costruttori italiani di macchine e accessori per la lavorazione del legno, che conferma il consolidamento della crescita che il settore ha sperimentato nel 2017 e grazie a cui l’Italia detiene l’eccellenza per quanto riguarda la finitura, vengono presentate le novità più recenti.
La tecnologia UV a eccimeri polivalente ad esempio, presentata da Stefano Tibè, direttore commerciale di Giardina Group, utilizzata per ottenere superfici ultra resistenti e ultra opache ma anche per la pulizia delle superfici o per aumentare la capacità di adesione di superfici di varia natura senza il rischio di rovinare il supporto e senza lasciare segni. Operando sempre in presenza di ossigeno e azoto, la tecnologia è ottimale per l’impiego nel settore del legno ma anche della plastica, del vetro e nell’edilizia.
Gloria Valtorta e Roberto Finetti di Superfici (divisione di SCM) presentano invece la tecnologia di polimerizzazione UV con lampade LED, prodotta internamente e interamente in Italia a partire dal know-how e dai parametri utilizzati per la polimerizzazione UV. Due sono le variabili fondamentali che differenziano la tecnologia UV LED da quella UV con lampade al gallio o altri sistemi, che hanno un’implicazione molto forte sul processo: la lunghezza d’onda di emissione e l’emissione fredda del LED (e non infrarossa). La tecnologia ha molti vantaggi tra cui una migliore e più profonda polimerizzazione, la possibilità di mantenere controllata la temperatura e il risparmio energetico.
L’ultimo intervento della sezione impianti è quello di Michele Filardo, responsabile commerciale di Cefla Finishing che espone la tecnologia della stampa digitale che ha una valenza importantissima nel settore della finitura del legno e per cui Cefla ha sviluppato macchine, inchiostri e processi.
LA TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Il seminario si è concluso con un’interessante tavola rotonda moderata da Luca Rossetti e Patricia Malavolti a cui hanno partecipato Maurizio Carrer di WPR, Alessio Ferluga i Materialscan, Davide Zanardo di Home cucine, Irene Dardani di HDG e Gianni Giardina dell’Anver. Il dibattito, cui è stato invitato a intervenire anche il pubblico, è stata un’ottima occasione per conoscere innovazioni e punti di vista di alcuni protagonisti del settore, ad esempio il pretrattamento del legno tramite acetilazione, un sistema innovativo, economico che si concentra prevalentemente a livello superficiale e ne migliora la durevolezza, presentato da Alessio Ferluga di Materialscan, start-up dell’Università di Trieste. Ma anche l’impregnazione del legno strutturale cui non è più demandata unicamente una funzione protettiva bensì anche estetica, che renda l’elemento ligneo armonioso coi colori dell’ambiente, presentata da Irene Dardani di HDG azienda chimica in provincia di Parma, produttrice di impregnanti per legno; e ancora, una cucina verniciata interamente con lagamma S-Cover di prodotti bio, realizzati con le resine Decovery di DSM, che riassume il concetto di avvicinamento alla sostenibilità. E in ultimo ma non ultima la verniciatura a polveri, introdotta da Gianni Giardina:
riuscirà, prima o poi in Italia, questo processo a imporsi come trattamento ordinario di finitura del legno?