Daryush Arabnia, attuale guida di Geico, sta portando avanti con determinazione le innovative politiche di gestione e valorizzazione dei suoi collaboratori avviate da suo padre, Ali Reza Arabnia, che hanno reso l’azienda nota in Italia e nel mondo non solo per il suo valore tecnologico, ma anche per l’attenzione al patrimonio umano.
Nato in una famiglia con radici imprenditoriali solide da entrambe le parti, materna e paterna, il percorso di Daryush è profondamente radicato in una cultura che valorizza l’eccellenza e la determinazione. Cresciuto in un ambiente in cui l’impresa, intesa come il costante impegno nel realizzare e costruire, è parte integrante dell’identità familiare, Daryush ha sviluppato una mentalità orientata al fare bene e al progredire costantemente.

RESILIENZA

Una delle qualità più distintive della sua personalità è la capacità di non fermarsi mai di fronte alle difficoltà e di avanzare con determinazione senza guardarsi indietro. Questa resilienza innata gli ha permesso di affrontare con successo i momenti cruciali nella vita dell’azienda, guidandola attraverso le sfide con una visione chiara e una volontà incrollabile di raggiungere gli obiettivi.
Missione. «Quando fai l’imprenditore devi trovare un perché a quello che fai – spiega Daryush Arabnia – devi essere come un giardiniere, così mi ha sempre detto mio padre». La metafora del “giardiniere” utilizzata dal padre descrive appieno la filosofia imprenditoriale della famiglia Arabnia: prendersi cura delle proprie persone e garantire la continuità all’azienda. L’immagine calza a pennello con un modello di imprenditoria che valorizza le persone che vi lavorano perché «la creatività che porta all’innovazione nasce sia dalla conoscenza tecnica – l’intelligenza analitica – sia dall’intelligenza emotiva, che è necessario coltivare». Per questo in Geico si ritiene fondamentale unire l’innovazione tecnologica con quella culturale.

SENSO DEL DOVERE

Cresciuto in un contesto in cui il senso del dovere ha sempre guidato le decisioni, Daryush ha vissuto in un ambiente in cui la cultura persiana si è fusa con il pragmatismo lombardo. Ha avuto la libertà di scegliere in base al proprio giudizio, sempre guidato da un profondo senso di ciò che è giusto, con una visione centrata sull’importanza della longevità e dell’immortalità dell’azienda, piuttosto che sull’individualità. Questa visione è radicata nelle sue origini e riflette i valori ereditati dal padre, basati basati sul principio “pensa bene, dì bene, fai bene”, che promuove la giustizia e la rettitudine.

Geico

Geico è un global supplier per la fornitura di impianti di verniciatura chiavi in mano per le principali case automobilistiche di tutto il mondo.
Nasce nel 1963 con il nome di Neri & Mandelli, cambiando poi denominazione in Geico nel 1976.
Negli anni passa da essere di proprietà esclusiva del Gruppo Gecofin, azienda della famiglia Arabnia-Neri, ad essere in comproprietà con altre multinazionali, tra cui Haden, il Gruppo Fiat-Comau e la giapponese Taikisha, per poi ritornare di proprietà esclusiva dell’azienda familiare nel 2023, affermando sempre più il suo ruolo di leadership nel settore degli impianti di verniciatura auto.
Nel 2013 Geico inaugura a Cinisello Balsamo (MI) la sua nuova sede e il suo centro di Ricerca e Sviluppo Pardis Innovation Centre: una struttura di 3600 mq di innovativa concezione, con oltre 40 prototipi, che rappresenta il polo tecnologico più avanzato al mondo nel settore della verniciatura delle scocche auto.
L’headquarters di Cinisello Balsamo conta attualmente un organico di circa 130 dipendenti, di cui la maggior parte ingegneri, grazie a cui Geico porta avanti la sua grande tradizione industriale, da sempre caratterizzata da una politica di continua ricerca, sviluppo e innovazione, che permette di garantire ai clienti le soluzioni tecnologiche migliori e più competitive nel rispetto dell’ambiente.
Con il Pardis Project, lanciato nel 2005, Geico è la prima azienda al mondo a offrire un impianto di verniciatura autosufficiente dal punto di vista energetico, riducendo i consumi del 70%.
La nuova sfida per il 2030 è il Sustainable Paintshop, ovvero la realizzazione di un impianto sostenibile attraverso un approccio basato sull’efficientamento energetico, l’abbattimento delle emissioni e la circolarità.

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