Fino a qualche anno fa, la sostenibilità ambientale passava spesso in secondo piano rispetto ad altri aspetti come economicità, tradizione o mancanza di conoscenze. La mentalità comune era spesso del tipo “si è sempre fatto così” – e posso confermarlo anche dalla mia esperienza quando lavoravo alla rivista Verniciatura del Legno. Ma ora, tra il greenwashing e la corsa a fare tutto in chiave “bio-riciclo-riuso-eccetera”, sembra che l’argomento abbia finalmente guadagnato l’attenzione che merita.
Finalmente c’è chi pensa che per fare veri progressi non sia sufficiente concentrarsi solo sulla sostenibilità ambientale – che è ormai un dato di fatto. Chi vorrebbe usare in casa materiali contenenti sostanze pericolose o prodotti ottenuti attraverso processi inquinanti? Né si tratta solo di scegliere il colore – abbiamo migliaia di opzioni a disposizione!
Un esempio di questo cambiamento lo abbiamo vissuto lo scorso 30 luglio, nello splendido scenario del Castello di Corigliano, in provincia di Lecce, durante una tappa del “Color Day”. Questo incontro fa parte della Finiture Green Experience, una serie di eventi legati alla rivista Finiture Green e organizzati da La Rivista del Colore con il patrocinio di Anver. Grazie alla collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce, l’evento è stato un’opportunità unica per creare momenti di scambio e networking tra le aziende del Salento – una zona conosciuta principalmente per il turismo, ma che vanta anche una ricca presenza di realtà manifatturiere. Tra queste, le aziende sponsor DFV, Sercolor, MGS Verniciature (l’unica azienda non salentina, ma pugliese) e Skia, che hanno reso possibile l’incontro, insieme ai professionisti del progetto locali.
Rimandiamo i particolari delle relazioni al numero 23 di Finiture Green, disponibile dalla 2° settimana di ottobre.
Le aziende che si occupano di superfici possono contribuire in molti modi ai punti sopra descritti: uno di questi è collaborare con il proprio apporto di capacità, conoscenze e esperienza al Master Surface Sensibility Design dell’Università di Firenze.
Per maggiori dettagli:
www.surfacesensibilitydesign.it