Perché?
Perché ad oggi, dopo avere provato varie tecnologie sostitutive: con nitrato d’argento come pigmento sciolto in resine tradizionali al solvente oppure fondo e finitura trasparenti con deposito metallico con la tecnica del PEPVD, i risultati non sono mai stati soddisfacenti in fatto di resistenza alla corrosione atmosferica, all’ambiente esterno, alla resistenza all’attrito (le prove di resistenza alla nebbia salina lo hanno dimostrato).
Solo il processo PVD di deposito di cromo metallico in fase di plasma e in ambiente sottovuoto, applicato su vernice di fondo UV senza solventi e, dopo metallizzazione fisica, rifinito con vernice trasparente poliuretanica alifatica bicomponente, è paragonabile alle prestazioni della cromatura galvanica. Molte aziende già stanno fornendo apparecchiature e utilizzano la tecnologia PVD per sostituire la fase galvanica, ad esempio:
- la Novellini, della provincia di Mantova, per cromare i profili in alluminio dei box doccia
- la Imper di Garbagnate Milanese per trattare i propri manufatti (erogatori d’acqua e altro)
- la Metallizzazione Molteni, di Barzago (Lc), terzista di metallizzazione plastica e vetro, specializzata nella finitura di contenitori (come bottiglie, ad esempio)
- la Protim, di Bedizzole (Bs), che tratta manufatti di occhialeria, illuminotecnica, rubinetteria e molto altro
- la STS di Cellatica (Bs), che pure riveste con PVD utensileria, componentistica e altro ancora
- la CM Group di Vobarno (Bs), che croma fisicamente maniglie, orologi, armi e così via
- la SITIM di Cassino (FR), che riveste componenti auto e illuminotecnica
- la HT Italia di Cherasco (CN) che riveste componenti auto e moto
- la PVD Technologies di Casto (Bs), terzista di oggetti cromati fisicamente
- Made Black di Chiuduno (BG), terzista specializzato in accessori per la moda
- Fortex, di Montebelluna (TV), terzista con una esperienza nell’ambito delle attrezzature sportive.
- Tra i produttori di impianti ricordiamo Kolzer, di Cologno Monzese (MI), con i suoi reattori di PVD Sputtering.