Da un comunicato stampa di
Anya Geraldine D’Souza, Elgi Equipments

Elgi Equipments, produttore indiano di compressori d’aria da oltre 60 anni, annuncia l’introduzione della sua nuova tecnologia, denominata Stabilisor. Progettato per rivoluzionare il modo in cui i compressori operano in impianti con richiesta d’aria variabile, il nuovo sistema mira ad affrontare le sfide di sempre delle prestazioni non costanti dei compressori, dell’inefficienza e dell’usura eccessiva causate da frequenti cicli di carico/scarico. In ambito industriale, il gap tra la capacità del compressore e la domanda di aria dell’impianto è intrinsecamente dinamico. Questa variabilità porta a frequenti operazioni di carico e scarico, che destabilizzano il compressore e compromettono il flusso critico e i componenti cinematici. Le soluzioni tradizionali, come l’aumento del volume del serbatoio, la modifica delle pressioni di carico/scarico o l’aggiunta di convertitori di frequenza (VFD), spesso non sono all’altezza, introducendo nuove inefficienze o costi operativi più elevati.
«Il sistema Stabilizor – dice Jairam Varadaraj, managing director della multinazionale indiana – impiega un principio di “ricircolo e recupero”, primo nel suo genere, che allinea perfettamente la capacità del compressore con la domanda d’aria dell’impianto, attraverso tecniche di ricircolo e recupero controllate. Stabilizzando i flussi d’aria nel circuito, il sistema riduce al minimo i cicli di carico/scarico, garantendo una maggiore durata dei macchinari, ottimizza l’uso dell’energia, ottenendo fino al 15% di risparmio energetico nelle applicazioni tipiche, riducendo al contempo le inefficienze del sistema, mantenendo prestazioni superiori al variare dei modelli di domanda. Grazie al suo design ad alta efficienza energetica e al potenziale di riduzione dell’usura, Stabilisor allinea agli obiettivi globali di sostenibilità. La sua implementazione negli impianti industriali rappresenta un passaggio verso un sistema più ecologico ed economico dei processi di produzione».
«Il sistema Stabilisor – spiega Venu Madhav, direttore tecnologia dell’azienda – utilizza valvole progressive e on-off progettate con precisione per ricircolare la capacità in eccesso all’interno del sistema. Questo sistema sfrutta le zone di stabilizzazione e le tecniche di recupero a bassa pressione per bilanciare dinamicamente le richieste di flusso d’aria, ridurre al minimo le perdite di energia mirando a punti di pressione con differenze minime, massimizzando al contempo l’affidabilità complessiva del sistema».
Per soddisfare le diverse esigenze operative, il sistema Stabilisor è disponibile in tutto il mondo in due versioni:
Ligh, progettato per l’installazione sul campo, il risparmio energetico e una maggiore affidabilità
Heavy, montato in fabbrica per un risparmio energetico superiore e una stabilità completa.
L’innovativo design e la metodologia di controllo di Stabilisor è stata brevettata in tutto il mondo, il che lo rende un progresso pionieristico nel campo della tecnologia dell’aria compressa.

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