Da tempo ormai si utilizza l’idrogetto per preparare le superfici alla verniciatura di manutenzione di strutture metalliche, in generale con apparecchiature che utilizzano 40 e più litri ogni ora di acqua, allagando però tutta l’area sottostante.
Grazie alle continue ricerche di Gerardo Lamesta della società NTA di Caselle Torinese, che poi sono state industrializzate, è nato il processo “idrogetto mini”, che utilizza solo 2-4 kg/ora di acqua, che evapora istantaneamente durante l’applicazione a 1.250 bar di pressione (può operare anche fino a 2.500 bar senza creare difficoltà all’operatore), e senza bagnare la zona circostante.
Come è successo sulle superfici lapidee e di calcestruzzo dei Murazzi lungo il Po a Torino; come è successo ultimamente sul sommergibile Toti, esposto al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
In conclusione l’applicazione del sistema idrodinamico della NTA nelle operazioni di preparazione alla verniciatura manutentiva dei supporti di acciaio e di metalli non ferrosi – oltre di quelli lapidei, di calcestruzzo e di cemento armato – permette di ottenere operazioni pulite senza creare disturbo alle zone circostanti né formare grandi volumi di sottoprodotti da smaltire.