CONTROLLO DELLA RESISTENZA ALLA CORROSIONE

É possibile verificare anche la notevole resistenza alla corrosione in sole 24 ore, grazie alla prova con il metodo Acet, normato mondialmente con ISO 17.463, che necessita solo di 3 strumenti: – quello di misurazione dell’impedenza elettrochimica – quello di polarizzazione catodica – con rilassamento potenziale: cioè il tempo in cui il potenziale di corrosione rimane costante e come ultima operazione una nuova misurazione dell’impedenza che porta i risultati al computer: quello di oggettivazione della protezione anticorrosiva in volt e ohm. Abbiamo già più volte descritto il metodo Acet, di seguito lo descriviamo brevemente.

COME FUNZIONA IL METODO ACET

Si svernicia una parte centrale della lastrina di riferimento verniciata (purtroppo non è possibile introdurre il manufatto verniciato per questa prova); la si fissa alla cellula elettrolitica piena di acqua salata (ricorda la nebbia salina) dove si introduce un secondo elettrodo (come nella batteria di un’auto).

Il film, messo in contatto con acqua e sale e ossigeno dell’aria, fa scattare la reazione anodica e catodica della cella galvanica di corrosione, reagendo con gli ioni ferrosi che vengono emessi. Così se il voltaggio è positivo vuol dire che il metallo non si ossida (infatti il suo voltaggio di ossidazione è uguale a -0,445 V); mentre se la resistività del film è superiore a 10 alla sesta ohm il film non protegge dalla corrosione – se è inferiore significa un notevole passaggio di umidità e aria attraverso il film di vernice).
Per fare un esempio pratico, si considerino i dati:

+0,21 V e 10 alla 7 ohm la vernice corrisponde ad una resistenza alla nebbia salina di 1000 ore con 2 mm di corrosione all’intaglio.

CONCLUSIONE

Oggi, con tutte le difficoltà economiche che si creano nel mondo della verniciatura, bisogna pensare a come ridurre il più possibile i suoi costi operativi, mantenendo – meglio migliorando – la qualità. Nel settore della verniciatura ad immersione di manufatti complessi, come è il caso della cataforesi, la tecnologia ODC – organic dip coating – permette una notevole riduzione dei costi energetici.

0 0 voti
Quanto ti è piaciuto l'articolo?
Attiva le notifiche ai commenti
Invia una mail quando ci sono nuovi commenti

0 Commenti
Meno recenti
Più recenti Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti