L'impianto

Il layout, con le dimensioni di massima e la descrizione della linea base, incluso le macchine che lo compongono, è illustrato nella fig. 1.

Permette una produzione di circa 3000 m/turno (circa 500 profili di 6 m ogni 8 ore), ipotizzando una produzione differenziata che comprenda:

  • 40% di monocolore (mano unica)
  • 40% di decorazione a due mani
  • 20% di decorazione con terza mano di trasparente (per aumentare la resistenza in esterno).

Nella linea viene utilizzato per il trasporto un supporto che sorregge i pezzi (detto “sciablone” o profilo guida), così da poterli facilmente trasportare (il classico esempio lo si nota sul carrello porta pannelli in fig. 2) e verniciare contemporaneamente su più lati.

Importante è il concetto di progettazione modulare della linea che, in caso di futuri incrementi della produttività, essa può essere modificata con la semplice aggiunta di macchine (senza sprechi nell’investimento iniziale).

Ciclo di verniciatura

È composto da nove operazioni, compreso lo scarico finale dei profili:

  • carico dei profili posizionati su carrello di movimentazione con caricatore automatico, soffiatore ionizzante anti cariche elettrostatiche – sempre esistenti sui profili plastici
  • sgrassaggio mediante applicazione a spruzzo airless di apposito detergente acquoso e successiva spazzolatura
  • asciugatura a forno con pannelli IR
  • scarico dei profili su carrelli
  • secondo passaggio in forno ad infrarossi per il preriscaldo del pezzo
  • passaggio nell’area di spruzzatura airless, su tutte le parti in vista (altra importante differenza con altre tecnologie di rivestimento che normalmente si limitano alle due facciate principali, ndr), di smalto colorato all’acqua
  • forno ad aria calda per la parziale essiccazione della vernice.

Il processo di verniciatura si conclude con lo scarico dei profili pronti per l’imballo.

Qualora si volesse procedere alla decorazione, i profili vengono sottoposti al processo nella apposita macchina brevettata, anch’essa posizionabile in linea.

Elenco macchine

Sei macchine costituiscono questo impianto di dimensioni contenute: 30x12m = 360 m2:

  • caricatore automatico di linea, con dotazione di 7 bracci di carico e una cappa di ionizzatori per la soffiatura dei profili in ingresso
  • tunnel lineare per preriscaldamento profili, con dotazione di 4 file di pannelli IR e con sensore di controllo temperatura con sistemi di modulazione di potenza
  • cabina di spruzzatura vernice all’acqua, con dotazione di doppio carrello porta pistole, estraibile, di cui uno per spruzzatura in bassa pressione del promotore di adesione e uno per spruzzatura ad alta pressione dello smalto all’acqua con varie pistole e relative pompe
  • spazzolatrice per completamento e per corretta applicazione del promotore di adesione
  • transfer di collegamento
  • forno di essiccazione trasversale con scarico frontale, con dotazione di cappe di aspirazione ed espulsione di aria calda verso l’esterno e di due cappe con immissione forzata di aria calda indirizzata direttamente sui profili.

L’impianto è anche predisposto, tramite l’inserimento di opportuno hardware e sviluppo software, che può dialogare con il data base aziendale, così da ottenere i vantaggi fiscali di Industria 4.0 (40% di risparmio sul costo di tutto l’impianto – hardware e software compresi)

Conclusione

Il dopo Covid 19 ha creato un momento opportuno per cercare di organizzare, da parte del terzista di verniciatura, nuovi mercati. Uno di questi potrebbe essere quello di verniciare profili in PVC per produzione di serramenti e altri infissi, approfittando del fatto che i costi, verniciatura compresa, sono molto inferiori rispetto a quelli di tecnologie di rivestimento concorrenti, dove è escluso l’uso di vernici, che sono ancora padroni dell’attuale mercato.

La tecnologia innovativa “Dekorblock” per decorare “ad effetto” in linea i profili di PVC

La differenza più importante tra la decorazione con il sistema Dekorblock e l’uso di pellicole è la possibilità di rivestire SU tutti i lati Il profilo e non solo i lati a vista Verniciare profili di PVC è possibile fin dagli anni ’90. Due però sono le innovazioni che vengono presentate in queste pagine: la possibilità di sostituire l’utilizzo di pellicole per ottenere l’effetto legno (o altri “effetti” decorativi) e la modularità dell’impiantistica che consente di investire in base alle esigenze della domanda del mercato.

La prima innovazione è davvero interessante: sfruttando l’esperienza impiantistica di Makor si è riusciti a utilizzare, per ottenere l’effetto legno, utensili e non effetti “stampati”. In pratica si ottiene la venatura del legno, con effetto non ripetuto, con il seguente ciclo:

  • applicazione di base del colore voluto (ci sono più tipologie di legni riproducibili)
  • applicazione di un secondo colore a contrasto
  • “movimentazione” tramite gli utensili di quest’ultimo strato di vernice.
  • eventuale mano di vernice trasparente per aumentare la resistenza in esterno.

Con questa tecnologia è possibile ottenere anche altri effetti superficiali, non solo il tradizionale effetto legno. Il processo è eco sostenibile, effettuato con vernici all’acqua. Makor ha ottenuto ottimi risultati grazie alla collaborazione con Renner Italia, leader nella produzione di vernici all’acqua con elevate resistenze in esterno.

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