Ormai si è provato che l’esoscheletro funziona bene sulla parte superiore degli operatori che caricano e scaricano pezzi di ogni peso sulla linea di verniciatura, riducendo il rischio di sovraccarico nelle braccia e rispondenza alla schiena.
Funziona altrettanto bene quando l’operatore deve sabbiare per lungo tempo oppure operare con spingarde e grossi ugelli che emettono l’idrogetto a pressione. La prova con ottimi risultati è stata effettuata da NTA TS di Gerardo Lamesta durante i lavori di lavaggio dello scafo del sommergibile Toti, il “simbolo” della collezione navale del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano che, grazie alle aziende riunite dall’ANVER – associazione verniciatura industriale, tra cui la stessa NTA TS, la FES Servizi di Massimo Farinon, e i prodotti di Jotun, il tutto coordinati da Vincenzo Festinante, ispettore dell’anticorrosione, è tornato come nuovo e “inaugurato” l’11 giugno.
Al momento non si è ancora visto concretamente operatori di granigliatura in cabina dotati di esoscheletro per eliminare il sovraccarico della spingarda di emissione graniglie abrasive, ma riteniamo che qualche interessato imprenditore li doti al più presto, per migliorare ancor di più la loro sicurezza e salute.
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