Giovanni Cicatiello

Nel corso del 2023 si è avuta una decisa svolta sui temi della sostenibilità ambientale nei paesi europei. Un processo fatto di cambiamenti che coinvolge anche il settore delle vernici (produttori e utilizzatori).

È mutato il linguaggio (commerciale, tecnico) e una nuova terminologia e innovativi approcci organizzativi stanno indicando la direzione da seguire dall’industria verso la realizzazione della transizione ecologica richiesta per contrastare i cambiamenti climatici in atto.

Se i concetti basilari sono chiari e intuibili da tutti gli operatori del comparto coinvolti (ambienti più salubri per i lavoratori e gli utilizzatori finali, prodotti con meno impatto nocivo sull’ambiente e altro), manca la determinazione nel tramutare la teoria in azioni concrete che aiutino le imprese ad essere parte attiva del green deal.

Si avverte soprattutto nel tessuto delle piccole e medie imprese la difficoltà nel districarsi tra gli impegni richiesti per realizzare un reale passaggio dall’impresa produttrice di prodotti e servizi tradizionale ad una moderna gestione che riesca a seguire il cambiamento. Nascono anche per questo nuove figure molto richieste dalle imprese come il sustainability manager.

Non è più sufficiente mettere su una latta di vernice un’etichetta che ne esalti le caratteristiche “ecologiche” o sostituire nelle formulazioni di un prodotto quelle materie prime che l’ECHA (agenzia europea per le sostanze chimiche) periodicamente classifica come sostanze dannose per l’uomo.

Le aziende devono impegnarsi a rivedere tutta l’organizzazione coinvolgendo tutti i settori ed i lavoratori; produzione, logistica, ufficio acquisti, ricerca, dipartimento commerciale e amministrativo devono coordinarsi per creare sinergie e un corpo unico che si muova compatto verso l’obiettivo della piena sostenibilità aziendale.

Il rischio di fermarsi alla realizzazione di pochi passaggi è quello di creare un ambientalismo di facciata, che non serve all’azienda per evolversi né tantomeno a preservare l’ambiente.

Non a caso è stato coniato un neologismo anglofono per descrivere questa situazione: green washing.

C’è poco da scherzare anche in campo “ambientale”, perchè le scorrette pratiche per ingannare i consumatori possono essere punite da maxi multe inflitte in Italia dall’autorità garante della concorrenza e del mercato. Per evidenziare quanto sia presa ancora con poca attenzione la situazione basti dire che nel solo 2022 si sono contate più di 72 milioni di euro di sanzioni alle imprese italiane per pratiche scorrette di green washing.

Come possono allora le imprese del comparto vernici realizzare un reale cambiamento di mentalità e organizzativo verso la sostenibilità?
In forma di vademecum sintetizziamo i dieci punti che un’impresa deve perseguire per realizzare il cambiamento.

  1. MATERIE PRIME “SOSTENIBILI”
    Utilizzare materie prime sostenibili e a basso impatto ambientale. Esplorare alternative ai solventi tradizionali, preferendo prodotti a base d’acqua o a basso contenuto di VOC (Composti Organici Volatili)
  2. RIDUZIONE DELL’EMISSIONI
    Ridurre le emissioni di VOC, che contribuiscono all’inquinamento atmosferico e alla formazione di smog. Investire in tecnologie a basse emissioni per la produzione e l’applicazione delle vernici.
  3. SMALTIMENTO E RICICLO
    Sviluppare prodotti vernicianti che siano facilmente riciclabili o compostabili.
    Promuovere programmi di riciclo e smaltimento responsabile seguendo i principi dell’economia circolare.
  4. EFFICIENZA ENERGETICA
    Migliorare l’efficienza energetica nei processi di produzione e verniciatura per ridurre l’impatto ambientale complessivo (uso di pannelli fotovoltaici o forni di riscaldamento con bruciatori ad idrogeno)
  5. CERTIFICAZIONI AMBIENTALI
    Ottenere e promuovere certificazioni ambientali riconosciute, come ad esempio quelle che attestano la bassa emissione di VOC per i prodotti o il rispetto delle corrette pratiche per lo smaltimento degli scarti.
  6. INNOVAZIONE TECNOLOGICA
    Investire in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove tecnologie e formulazioni di vernici eco-sostenibili.
  7. SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE
    Sensibilizzare i dipendenti e i clienti sull’importanza della sostenibilità e delle pratiche ecologiche, ad esempio mediante formazione in presenza o comunicazioni accessibili via internet.
  8. COLLABORAZIONI E STANDARD SETTORIALI
    Collaborare con altre aziende, associazioni del settore e istituzioni (centri di ricerca e università) per sviluppare e adottare standard ecologici comuni.
  9. CICLO DI VITA
    Valutare l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita del prodotto, comprese le fasi di estrazione delle materie prime, produzione, distribuzione, utilizzo e smaltimento
  10. INNOVAZIONI BIO-BASED
    Esplorare prodotti vernicianti formulati con materiali bio-based, cioè di derivazione biologica come derivati da piante, alghe o da scarti agricoli non in conflitto con l’alimentazione umana)

L’impegno richiesto è forte ma va affrontato in tempi brevi perchè siamo nel mezzo di un passaggio fondamentale non solo per il comparto vernici ma per l’industria occidentale in generale.

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