Le nanotecnologie di pretrattamento metallico, che hanno sostituito ogni tipo di fosfatazione e cromatazione, sono un’altra invenzione italiana (il merito è di Piero Pecchioli, un leader del settore) ormai generalizzate in ogni lembo della Terra.
Migliorano la protezione anticorrosiva e l’adesione delle vernici liquide o in polvere successivamente applicate, rispetto alle tecniche economicamente più costose come la fosfatazione dell’acciaio e l’inquinante cromatazione dell’alluminio e di altri metalli non ferrosi.
Se poi si procede analizzando il moderno processo applicativo di questi prodotti nanotecnologici con la tecnica della nebulizzazione (inventata dagli italiani Andrea Paganelli e Andrè Bernasconi) rispetto al sistema tradizionale di spruzzatura e successivo risciacquo, il salto di qualità ed economicità è davvero notevole.
Ma non è tutto, infatti, ancora oggi il mercato industriale sta apprezzando le ricerche dei produttori dedicate al loro continuo miglioramento della resistenza alla corrosione. E’ possibile ottenere la massima qualità tenendo in primo piano il fenomeno di formazione della corrosione, grazie alle reazioni che avvengono all’interno della cellula di corrosione sulla superficie del metallo, in questo modo: all’anodo della cellula galvanica, bloccando la naturale dissoluzione del metallo, in modo da non lasciare possibilità di reazione con i prodotti che si trovano al catodo per formare la ruggine; al catodo, impedendo la penetrazione di acqua e aria attraverso la struttura del film applicato (cosa che accade sempre in quanto attualmente non esistono polimeri e resine completamente impermeabili), in modo che non esista più la possibilità degli elettroni, creati dalla dissoluzione del metallo, di trovare nel loro percorso sulla superficie del pezzo, acqua e aria per reagire con loro a creare la ruggine ferrosa e l’ossidazione dell’alluminio e di altri metalli non ferrosi.
Le due aziende che con le loro ricerche hanno creato un miglioramento qualitativo come resistenza alla corrosione con nuove soluzioni di pretrattamento nanotecnologico sono:
- La Chemtec, che segue la strada del blocco degli elettroni creati dalla dissoluzione naturale del metallo, con l’inserimento in formulazione di un derivato organico reattivo del fosforo (eliminando ogni tipo di sale)
- La DN Chemicals, che utilizza in formulazione nanotubi di carbonio e graffente, che con la loro naturale volumetria nanotecnologica creano un muro compatto che impermeabilizza il film applicato, bloccando la penetrazione naturale di acqua e aria attraverso la sua struttura, evitando le reazioni al catodo per la loro assenza.
I risultati si sono rivelati eclatanti: il prodotto della Chemtec raggiunge nella prova di resistenza alla nebbia salina, dopo che la lastrina è stata verniciata con 18-20 micron di fondo cataforetico, una durata di 800 ore con un’ossidazione all’intaglio di 1 mm (quasi doppia rispetto alla miglior fosfatazione tricationica); il prodotto della DN Chemicals presenta una durata anche superiore quando viene applicato con la tecnica della nebulizzazione.
Restiamo in attesa dei risultati pratici in seguito all’industrializzazione dei prodotti in aziende di verniciatura in proprio e per conto terzi per presentarli nelle prossime rubriche.
