Situato a Como, in una zona facilmente raggiungibile, il laboratorio consta di una cabina di preparazione dei pezzi, una cabina-forno d’applicazione vernici, pistole d’applicazione liquide (sono messe a disposizione da un partner dell’azienda) e, naturalmente, le macchine di produzione azoto prodotte dal Kromavis (Nitrowise o, in sigla, NW). Ci ha ricevuto Giovanni Sala, insieme ai soci e tecnico-commerciali dell’azienda.
«Con il laboratorio – spiega Giovanni Sala agli intervenuti – abbiamo la possibilità di mostrare concretamente i vantaggi dell’applicazione con azoto (prodotto in situ, ionizzato e a temperatura costante) di vernici sia liquide sia in polvere. Gli interessati possono provare il sistema con le proprie vernici, applicandole sui loro pezzi caratteristici, in modo da effettuare simulazioni il più possibile realistiche da sottoporre immediatamente ad analisi critica.
Tra i vantaggi ormai largamente conosciuti dell’azoto come fluido di trasporto nel circuito d’applicazione vernici, siamo soliti registrare una riduzione dei consumi compresa tra il 10 e il 30%, la riduzione delle emissioni solventi, grazie all’applicazione a caldo (le macchine possono produrre azoto a una temperatura variabile fino a 70 °C), una deposizione più uniforme, sia per il miglior controllo della formazione del ventaglio e alla possibilità di ionizzare il flusso (+/- 25 kV), sia perché l’azoto esce più velocemente dell’aria dallo strato di vernice applicato, migliorando sensibilmente la formazione della superficie del film applicato. Inoltre, la tecnologia utilizzata (separazione a membrana aria/azoto) permette di avere sempre un flusso completamente anidro e pulito».
«Oggi – prosegue Giovanni Sala – abbiamo in laboratorio la gamma completa delle nostre macchine, che si differenziano per produzione, portate, funzioni, dispositivi di gestione e controllo. Dai modelli più piccoli ed economici (NW Smart), adatti alle aziende di tipo artigianale o quando non interessano le funzioni di programmazione (ed eventualmente, di ionizzazione), ai sistemi più grandi, connessi a “satelliti” di piccole dimensioni che permettono di alimentare gruppi di pistole in cabine diverse, senza la necessità d’installare una macchina per cabina, oppure per applicazioni mobili. Pensiamo, per esempio, alla possibilità di alimentazione di pistole destinate all’applicazione da piattaforme di sollevamento (applicazioni di cicli anticorrosivi in opera, o ancora, per la verniciatura o riverniciatura manutentiva di aeromobili o navi)».
«Se si escludono le macchine “NW Smart”, tutta la gamma delle nostre macchine – continua Giovanni Sala – è offerta con sistemi i4.0 ready, che si interconnettano con il MES dell’utilizzatore, inviando tutti i dati caratteristici della fase d’applicazione e, via internet, al nostro ufficio d’assistenza tecnica.
Se escludiamo il modello più economico, tutte le macchine sono dotate di schermo tattile dove si visualizzano i dati istantanei del loro funzionamento, e di memoria per i differenti settaggi (o “formule”) per tipo d’applicazione (per esempio, tipo di vernice, pressione d’applicazione, ionizzazione e temperatura del fluido di trasporto vernici). Tutte le macchine sono offerte in versione Atex, includendo gli attacchi rapidi per i tubi e i cavi d’alimentazione e trasmissione dati, in modo da non avere specifici vincoli per il loro posizionamento».
«A breve sarà installata in laboratorio anche una macchina per effettuare le prove con le vernici a polveri, un altro campo d’applicazione dove l’azoto come fluido di trasporto permette un significativo aumento della qualità di formazione del rivestimento applicato. E ancora, stiamo trattando con un produttore leader di robot antropomorfi di verniciatura affinché installi una macchina dimostrativa nella nostra cabina d’applicazione, nella convinzione che sia interessante completare la dotazione del laboratorio con una macchina che, per esigenze qualitative e di mercato del lavoro, ha sempre più diffusione tra le aziende che verniciano».
«Infine – conclude Giovanni Sala – è nostra intenzione mettere a disposizione il laboratorio Kromavis anche per le attività di formazione tecnica di Anver, della Rivista del Colore e delle scuole professionali della nostra zona».