Innovazione e sostenibilità: il webinar

Lo scorso 2 marzo Verniciatura Industriale e Inac, Istituto Nazionale Anticorrosione, hanno organizzato un webinar digitale dedicato al settore dell’anticorrosione delle opere civili e industriali presentando due importanti alternative rispetto alla situazione attuale.

Precisamente:

• L’utilizzo di un ciclo monostrato di polvere termoplastica di 200-250 micron di spessore in sostituzione dei classici cicli tradizionali a 3 mani (zincante oppure altro tipo di primer anticorrosivo/mano intermedia/mano a finire) con 150-175 micron di spessore
• La possibilità di installare un innovativo impianto di verniciatura a moduli il cui ciclo è eseguito in una sola giornata, in sostituzione dei tradizionali cavalletti, dove il ciclo viene applicato durante le tre giornate classiche (ogni mano una giornata per essiccazione ambientale).

RISULTATI

I risultati degli interventi sono stati sorprendentemente positivi in quanto:

• Lo strato di polvere termoplastica applicato su opere civili e industriali è stato illustrato fotograficamente dalla Ibix di Lugo di Romagna, ancora resistente dopo 10 anni, 20 anni, 25 anni (fig.1) e infine dopo 30 anni (fig.2) di esposizione a qualsiasi tipologia di ambiente esterno, soddisfacendo così anche la recente norma di qualità richiesta dalla ISO internazionale con la 12.944:2018 per una durabilità venticinquennale senza alcuna manutenzione.
• L’innovativo impianto di verniciatura a moduli presentato dall’azienda Guerra di Zelo Buon Persico (Lo) permette anche l’applicazione del ciclo con polveri termoplastiche e occupa una piccola area di soli 18x10m (figg. 3 e 4).

CONCLUSIONE

In conclusione il webinar dell’Inac ha presentato due innovazioni avanzate.
La prima riguarda i prodotti vernicianti in sostituzione di quelli tradizionali al solvente, che portano, oltre al miglioramento di durata anticorrosiva di 25-30 anni, anche quello economico e ambientale.
La seconda riguarda l’impiantistica che è in grado di ridurre i tempi di lavorazione (una giornata rispetto alle 3/4 tradizionali) e, allo stesso tempo azzera l’inquinamento ambientale, garantendo la durabilità della protezione anticorrosiva anche dopo 25 anni di esposizione all’esterno.