Iniziamo con questa pubblicazione una serie di articoli in cui parleremo del Prima di tutto rispondiamo a una domanda: che cos’è una filiera sostenibile?

In termini puramente didattici una filiera sostenibile è l’insieme di aziende coinvolte in un processo produttivo, che dalle materie prime, fino agli ultimi livelli di lavorazione e intermediazione, portano alla produzione di un servizio o un prodotto finito.
In realtà la filiera sostenibile va vista come un concetto più ampio, quasi come un organismo vivente, in continuo movimento e cambiamento con aziende che si evolvono in ogni momento.

Il controllo su questa filiera quindi non può essere occasionale e relegato solo al momento in cui si redime il bilancio annuale, la sostenibilità non è quindi un concetto statico, ma al contrario è un concetto dinamico che deve radicarsi nella cultura aziendale e influenzare ogni scelta.

L’implementazione di politiche orientate alla sostenibilità e alla corretta rendicontazione delle stesse può favorire anche il rapporto tra piccole e medie imprese fornitrici e grandi imprese nell’ambito delle filiere produttive.

Infatti l’adozione di comportamenti responsabili da parte di aziende di grandi dimensioni induce comportamenti virtuosi lungo l’intera catena produttiva e tende a stimolare anche le aziende più piccole a seguirne l’esempio.

Questo cambiamento è anche riconosciuto ormai a livello internazionale da politiche che puntano sempre di più alla necessità di un controllo, da parte dell’impresa, delle altre parti della filiera e dell’utilizzo del potere negoziale per provare a correggere distorsioni e disincentivare comportamenti in conflitto con i valori aziendali e i principi etici, sociali e ambientali condivisi e previsti a livello regolamentare. Il bilancio di sostenibilità, in questo senso, può certamente contribuire a identificare alcune criticità rilevanti nella gestione produttiva e socio ambientale, consentendo anche un maggior controllo da parte dei soggetti collegati all’azienda di riferimento.

Le PMI nelle quali l’imprenditore ha ancora un ruolo molto attivo e sono contraddistinte da una gestione familiare hanno, negli ultimi anni, sviluppato una grande consapevolezza in campo sociale, capendo l’importanza delle loro scelte sulla vita quotidiana del proprio personale e delle proprie famiglie. Grazie a questa consapevolezza queste aziende hanno adottato misure per supportare i propri stakeholder.
In questa prospettiva il bilancio di sostenibilità dà un valore aggiunto a questo processo, fornendo a queste aziende uno strumento per sistematizzare tale approccio. Così facendo sarà possibile favorire uno sviluppo economico durevole in equilibrio con le esigenze sociali e ambientali, attivando meccanismi di legittimazione sociale in grado di gestire i rapporti con le principali aziende di riferimento.

Una caratteristica del nostro paese è rappresentata dall’aggregazione, di natura spesso informale, tra le PMI. In questo contesto si può capire come le aziende, animate da stessi principi etici, sociali e ambientali, riconoscano in altre entità simili lo stesso livello di attitudine a operare in maniera sostenibile e sono quindi naturalmente portate ad attivare rapporti di tipo sinergico e aggregativo.

Allo stesso modo si può dire che in specifici contesti locali in cui le aziende operano in una rete, sia settoriale che territoriale, questa generi una miglior comunicazione delle pratiche sostenibili, attraverso modelli di rendicontazione non finanziaria e porta a favorire la realizzazione di politiche economiche più efficaci in ambito locale.

La sostenibilità di un’azienda è anche un modo per migliorare e rafforzare agli occhi dei clienti l’immagine del brand. A parte qualche eccezione in passato le PMI comunicavano generalmente poco e anche a causa di uno scarso interesse verso quest’ultime del consumatore una rendicontazione socio-ambientale era poco conveniente. Oggi invece, anche con l’introduzione di nuovi obblighi, più stringenti su questi temi, si ha un impatto maggiore su tutta la catena di fornitura e la crescente consapevolezza e sostenibilità al tema da parte dei clienti/consumatori finali ha contribuito a dare un notevole impulso all’avvio e alla crescita di iniziative comunicative socio-ambientali. I consumatori infatti col passare del tempo sono diventati via via sempre più attenti a queste tematiche e sono anche notevolmente disposti a riconoscere un maggior valore al prodotto o a un servizio acquistato se questo rispetta tali aspetti.

Per questo una corretta rendicontazione aiuta le aziende a trovare una giusta sostenibilità, ma serve anche, nel processo produttivo, a generare importanti ritorni competitivi, traducibili anche come una differenziazione di prodotto / servizio e di fidelizzazione della clientela.

Ruoli sempre più rilevanti per le donne impegnate nel settore dei trattamenti di superficie

Sistemi di abbattimento COV a carboni attivi rigenerati in situ: avanzamenti

La commissione europea avvia una procedura anti-dumping sulle importazioni di biossido di titanio dalla Cina

Vernici e sostenibilità…non è solo questione di materie prime

L’industria senza acque reflue risparmia denaro e protegge l’ambiente

Manutenzione, lavaggio industriale e ESG: conformità, innovazione e sostenibilità

Pretrattamenti cromici per profilati d’alluminio in architettura

Ecodesign o design for sustainability

0 0 voti
Quanto ti è piaciuto l'articolo?
Attiva le notifiche ai commenti
Invia una mail quando ci sono nuovi commenti

0 Commenti
Meno recenti
Più recenti Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti