Tra i principali argomenti considerati dal report di sostenibilità di DFV – a breve sarà presentato quello relativo al 2023 – curato dal presidente Luciano De Francesco e coordinato da Martina Montinaro, ESG Global Manager dell’azienda leader nell’ambito della verniciatura dell’alluminio, con sede principale a Surano (LE) e sedi produttive in Italia, Brasile e Australia, è rilevante il capitolo dedicato all’economia circolare: i percorsi (pathways) suggeriti dall’IAI (International Alluminium Institute) sono 3 e considerano la decarbonizzazione per via elettrica, la riduzione delle emissioni dirette e il riciclo e efficienza delle risorse.
Soffermandoci sul percorso 3 – riciclo e efficienza delle risorse – pur essendo l’alluminio uno dei materiali sostenibili per eccellenza, grazie alla capacità di poter essere riciclato all’infinito, il gruppo DFV ha definito, nell’ambito in cui opera, la propria strategia di miglioramento, tra i quali l’efficientamento delle risorse e la riduzione degli sprechi di materiali, azioni considerate un vero e proprio vantaggio competitivo. Tra questi, il valore offerto ai clienti si basa sull’implementazione di pratiche di circolarità che si affiancano all’offerta di prodotti di alta qualità – ad esempio il pretrattamento seaside secondo il marchio Qualicoat su tutti i profili – servizi di logistica avanzata attraverso l’automazione dei magazzini, la progressiva digitalizzazione dei sistemi che garantiscono la completa tracciabilità degli ordini.
Fa parte del modello di business circolare l’investimento per integrare nella produzione anche l’impianto di estrusione di profilati d’alluminio che impiega una pressa tecnologicamente avanzata di ultima generazione, che consente l’abbattimento dei trasporti e del packaging tra le trafilerie esterne e l’impianto di verniciatura.
L’analisi dei processi produttivi ha potuto definire alcuni “pilastri” che accompagnino l’azienda da un modello di economia lineare a quello circolare, prendendo in considerazione, in particolare: il packaging, l’overspray di verniciatura e l’ottimizzazione dei processi.
Per quanto riguarda l’overspray delle vernici in polvere cono più utilizzabili nei filtri di ricircolo, si sono implementate iniziative per valorizzare lo scarto, trasformando quanto era considerato un rifiuto e, quindi, trattato come tale, in un sottoprodotto secondo quanto previsto dall’art. 184-bis del D.lgs 152/2006 e ai sensi dell’art. 2 comma 1 lettera c del DM Ambiente del 13/10/2016, n. 264. In questo modo il materiale viene considerato un sottoprodotto che può generare valore.
La caratterizzazione analitica del sottoprodotto e i successivi test industriali condotti in collaborazione con il laboratorio di R&S dell’azienda SBS Steel Belt Systems ha determinato la possibilità, attraverso una fase di nobilitazione, di reimpiegare il prodotto per la verniciatura di manufatti di alluminio o metallo dove non fosse richiesta una prevalente funzione estetica.
Questo progetto è stato premiato come best practice a livello nazionale da Ecocerved (società consortile del sistema delle Camere di Commercio italiane).