L’ANVER – ASSOCIAZIONE VERNICIATURA INDUSTRIALE, SI PREFIGGE ANCHE DI PRESENTARE A CHI VERNICIA IN PROPRIO E PER CONTO TERZI SOLUZIONI TECNOLOGICHE ALTERNATIVE. IN QUESTA FASE UNA DELLE MAGGIORI PREOCCUPAZIONI È LEGATO ALL’ASPETTO  ENERGETICO, NEL CASO CHE VENGA A RIDURSI O, PEGGIO, A MANCARE, IL GAS METANO PER IL RISCALDAMENTO DEI FORNI DI ASCIUGATURA DELLA FASE DI PRETRATTAMENTO METALLICO E DI COTTURA DELLE VERNICI LIQUIDE E IN POLVERE NEI FORNI.

Quali sono le tecnologie attualmente disponibili? Una delle soluzioni è la sostituzione o l’integrazione dei bruciatori a gas (e a gasolio) con quelli a pellet cellulosici, come è stato fatto da tempo dalla Painting, verniciatura conto terzi a polveri di Frascati (Roma), grazie alla notevole capacità imprenditoriale di Alberto Trinca, il titolare – per i seguenti vantaggi che ha ottenuto:

  • riduzione dei costi energetici nei forni (risparmi del 50% con la sostituzione del gas; del 70% con quella del gasolio)
  • riduzione del 50% (nel 2022 del 40%) sull’investimento dell’impianto di trasporto dei pellet ai bruciatori, grazie a Industria 4.0
  • recupero di danaro con i “certificati bianchi”, dati dall’ente GSE governativo, come titoli dell’efficienza energetica per la sostituzione che certifica il conseguimento di risparmi negli usi dell’energia.
ECONOMIA DI SOSTITUZIONE DEL GAS METANO CON I PELLET CELLULOSICI

L’impianto che sostituisce il gas metano con pellet cellulosici normati EN Plus A1, che non emettono pulviscolo di bruciatura in esterno, è quello illustrato in fig. 1 della Painting di Frascati (Roma). Consuma 40 sacchi (di 15 kg cada) giornalieri (turni di 9 ore) per un totale di 600 kg di pellet, con una formazione di 4 kg di cenere, espulsi automaticamente dalla camera di combustione. Sono state necessarie 2 giornate di lavoro per modificare l’impiantistica esistente con i nuovi bruciatori.
Da conti fatti da Trinca, la Painting sta risparmiando il 70% dei costi della precedente tecnologia con bruciatori a gasolio.

PER CHI VERNICIA CON SMALTI ALL’ACQUA

Attualmente la verniciatura di manufatti metallici con fondi e smalti all’acqua è eseguita con pistole elettrostatiche dopo aver isolato elettricamente tutto il circuito erogativo di vernici per evitare corto circuiti, data la notevole conducibilità elettrica delle vernici all’acqua. Le ultime innovazioni riguardano la presentazione sul mercato di campane rotanti che migliorano l’applicazione delle vernici, anche nei punti più difficili, pur riducendo drasticamente il consumo di vernici. Questa innovazione, prendendo ad esempio quella prodotta da Ravarini Castoldi (Elettrospray Turbodyn® 50K – 6F) non necessità più di isolamento della linea, perché la carica elettrostatica viene fornita dalla particolare conformazione a “dita” solo al momento dell’uscita della vernice dalla campana rotante.
Con grandi vantaggi qualitativi ed economici:

  • può sostituire immediatamente due-tre pistole nella cabina di spruzzatura
  • non c’è più bisogno di ritocco manuale nelle zone “difficili” del pezzo, perché viene superata ogni “gabbia di Faraday” nei suoi angoli
  • la resa applicativa viene aumentata del 20- 25%, riducendo di pari passo i costi operativi
  • gli spessori del film applicato sono sempre costanti in ogni loro parte
  • altro ancora, come la riduzione del consumo di elettricità.

Per maggiori dettagli e verifiche pratiche rivolgersi a Ravarini Castoldi di Cesano Boscone.

SETTORE DEL PRETRATTAMENTOMETALLICO CON RIDUZIONE DEL CONSUMO ELETTRICO NEL CICLO APPLICATIVO

Un salto di qualità anticorrosiva, che è avvenuto recentemente, è stato fatto con l’uso di prodotti nanotecnologici innovativi, che hanno permesso quasi il raddoppio della resistenza alla corrosione dopo l’avvenuta verniciatura del pezzo metallico.

Mentre nel settore attuale della verniciatura di pezzi seriali è ancora accettabile commercialmente un prodotto di pretrattamento come la fosfatazione tricationica che raggiunge, nella prova di resistenza alla nebbia salina, le 500 ore con 1 mm di corrosione all’intaglio della lastrina di prova, oppure la tradizionale nanotecnologia di pretrattamento che raggiunge pure le 500 ore dopo verniciatura, alcune aziende (ad esempio Chemtec e DN Chemicals), con opportune ricerche dedicate alla formulazione migliorativa, hanno prodotto soluzioni nanotecnologiche completamente differenti dalle attuali, con il risultato di ottenere film applicati con la tecnica della nebulizzazione che permettono quasi il raddoppio delle attuali resistenze (800-1000 ore), rispetto alle normali 500.

PER RIDURRE LA DIPENDENZA ELETTRICA NELL’IMPIANTO: ALL’APPLICAZIONE CATAFORETICA DI FONDI ANTICORROSIVI E AL TRASPORTO DEI PEZZI SENZA CATENE DEL TRASPORTATORE MONO E BIROTAIA

I continui aumenti di costo dei consumi di elettricità si riversano drammaticamente sulle tecnologie di verniciatura dove sono necessarie applicazioni ana e cataforetiche. Una soluzione decisiva è quella di sostituire i depositi ana e cataforetici con quelli di natura “chemiforetici” (da non confondere con quelli autoforetici), che abbiamo visto applicati alla società Ver Verniciatura di Palestrina (RM) (vedi articolo pubblicato in Verniciatura Industriale 615/616-2019): i prodotti ODP della Chemetall, un innovativo processo di rivestimento protettivo ad immersione, in cui pretrattamento chimico e verniciatura di fondo avvengono in un unico passaggio, senza uso di energia elettrica.

Per quanto riguarda la movimentazione dei pezzi alla verniciatura, che avviene con una catena di trasporto continuo al tunnel di pretrattamento, poi alla cabina di spruzzatura e infine al forno di cottura, attualmente necessita di continua elettricità, che ha un’incidenza notevole del 3-5% sul costo relativo della verniciatura in continuo, sono disponibili soluzioni a batteria che utilizzano sistemi alternativi alle catene: uno dei produttori è la TTX degli USA.

Per maggiori dettagli contattare Massimo V. Malavolti de La Rivista del Colore.

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