Cosa c’è di nuovo nel settore dopo aver raggiunto il notevole miglioramento qualitativo della durabilità protettiva dato ai prodotti vernicianti dall’uso, in formulazione, di pigmenti nanometrici quali i nanotubi di carbonio e le dispersioni di grafene?
L’utilizzo di semplici impianti, ad operazione manuale o automatica, che occupano pochissimo spazio (30×10 m) per trattare pezzi fino a 7 m di lunghezza e peso fino ad un massimo di 3.000 kg.
L’impianto è composto da:
- Un’area nella postazione centrale di carico e scarico merci
- Una cabina di applicazione del primer anticorrosivo sulle strutture metalliche precedentemente sabbiate
- Un trasportatore che porta i pezzi dalla cabina al forno di cottura centrale e che li trattiene fermi il tempo necessario alla polimerizzazione termica a 80° C
- Due polmoni di accumulo dei pezzi che permettono di compensare le variazioni di velocità delle diverse fasi di processo
- Una seconda cabina in linea con il forno che permette l’applicazione del prodotto verniciante di finitura sui pezzi che ritornano al forno di polimerizzazione
- Un trasportatore che riporta i pezzi alla postazione iniziale, che ora funziona da scarico.
CONCLUSIONE
L’investimento dell’impianto citato, reso facilmente automatico e digitalizzato, viene ridotto del 50% per il credito d’imposta secondo Transizione 4.0.
La sua installazione permette un miglioramento produttivo straordinario: 4 ore di lavorazione al posto delle 3 giornate attuali.