Con le risorse di acqua dolce sempre più scarse, anche l’industria si assume sempre più la responsabilità dell’ambiente. H2O GmbH di Steinen nel Baden (Germania) ne è consapevole e da oltre 35 anni si impegna per un’industria senza acque reflue. Grazie al trattamento delle acque reflue industriali con i sistemi di distillazione sottovuoto Vacudest, la produzione industriale non solo protegge l’ambiente, ma risparmia anche denaro.
A differenza dei processi di trattamento convenzionali, la qualità dell’acqua purificata dai sistemi Vacudest ha caratteristiche tali da poter essere riutilizzata nel processo produttivo. Il riciclo garantisce che non vengano rilasciate impurità residue nell’ambiente. Inoltre, consente di risparmiare gran parte dei costi di smaltimento e di preservare preziose risorse di acqua dolce.
L’investimento nel sistema di distillazione sottovuoto è conveniente a partire da un volume di acque reflue di 200 m³/anno. Grazie ai risparmi sui costi operativi e di smaltimento, il sistema si ripaga in genere dopo soli 2 o 3 anni.
«Inoltre – afferma Mirko Strauss, direttore vendite dell’azienda tedesca – poiché da anni la domanda di sistemi di grandi dimensioni aumenta in modo significativo, In linea con questa tendenza, abbiamo ampliato la nostra gamma di sistemi». Il nuovo Vacudest XL 22.500 tratta, come suggerisce il nome, 22.500 m3 di acque reflue all’anno. In questo modo si colma il divario tra gli attuali sistemi XL 16.000 e il sistema più grande e potente della serie, l’XXL 30.000.
Le grandi produzioni industriali hanno un enorme potenziale per il trattamento economico delle acque reflue con la distillazione sottovuoto. Dimostrare la sostenibilità dei propri prodotti sta diventando sempre più importante. «Questo – prosegue Mirko Strauss – costringe le aziende a concentrarsi anche sul trattamento delle acque reflue dei loro processi produttivi. Per questo H2O non investe solo nell’adeguamento dei volumi di trattamento realizzabili, ma anche in sviluppi innovativi per migliorare la qualità del trattamento e ridurre la quantità di rifiuti ogni anno. L’obiettivo è quello di consentire a un numero ancora maggiore di aziende di fare il passo verso un futuro senza acque reflue».