Tra i temi legati alla sostenibilità è sempre più importante quello della durata: durata e sostenibilità, infatti, sono strettamente legati. Le vernici hanno un grande ruolo da questo punto di vista, ma nel processo di verniciatura la vera differenza è data dall’accuratezza con la quale si prepara la superficie, la si sgrassa, pretratta chimicamente o meccanicamente. Una volta effettuata con attenzione questa parte del processo, è importante scegliere adeguatamente il rivestimento, e le modalità di applicazione.
Chi percorre frequentemente la “Serenissima”, l’autostrada italiana che collega la Lombardia al Triveneto, si rende subito conto di essere in una zona altamente industrializzata. La concentrazione di aziende manifatturiere è proporzionale al traffico di mezzi pesanti che percorre quel tratto di autostrada.
Se parliamo poi del nostro settore, c’è una zona del Veneto tra le province di Vicenza e Treviso, che si spinge da un lato alla provincia di Verona e dall’altro a quella di Padova, dove si è sviluppata una elevata concentrazione di aziende manifatturiere del comparto e, di conseguenza, una grande competenza, della filiera della verniciatura a polvere, dalla produzione di vernici all’applicazione e dove si ritrova una consistente concentrazione di aziende specializzate.
Per approfondire il tema della qualità di questa tecnologia, sempre più legata ai principi della sostenibilità, abbiamo visitato una delle aziende leader in questo settore. Il loro valore distintivo risiede nell’avere riunito in un unico ambiente alcuni dei tecnici più competenti del settore. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Simone Dal Bello, il responsabile della ricerca e sviluppo e del laboratorio di Bullcrem Lack, un’azienda con sede produttiva a Riese Pio X, in provincia di Treviso.
Con una notevole esperienza nel campo della produzione di vernici in polvere, Simone Dal Bello sta con determinazione attuando la strategia chiave dell’azienda di Riese. Questa strategia li ha recentemente spinti a installare altri impianti produttivi e a predisporre l’installazione della quarta linea e a raddoppiare, nel corso del 2024, la superficie coperta destinata ai nuovi progetti e al magazzino.
«Non è sufficiente avere a disposizione un prodotto verniciante certificato per una determinata durata – dice Simone Dal Bello – perché se applicato su un pezzo costruito con una materia prima di bassa qualità, non pulito, non sgrassato adeguatamente, non verniciato con i dovuti accorgimenti, il prodotto verniciante applicato non può essere risolutivo».
Con Simone, abbiamo anche discusso delle sfide legate all’informazione del consumatore finale, il quale potrebbe non essere a conoscenza degli aspetti più tecnici della verniciatura. Di conseguenza, potrebbe non essere consapevole del fatto che, ad esempio, una cancellata per una casa al mare richiede un trattamento molto diverso rispetto a una cancellata destinata a una casa in montagna. Prosegue sottolineando che spesso anche il verniciatore o il produttore non sono a conoscenza del luogo in cui il pezzo che stanno producendo o verniciando verrà posizionato. Questa mancanza di informazioni è uno dei problemi più evidenti quando si tratta della durata del pezzo, poiché i fattori ambientali influiscono direttamente sulla resistenza alla corrosione e sulla durabilità delle superfici, contribuendo al degrado nel tempo.
Per lo stesso motivo, l’approccio scrupoloso di Bullcrem Lack nella ricerca di materie prime sempre più performanti ma anche ecologicamente sostenibili riveste un ruolo cruciale. L’azienda adotta una visione che promuove un sistema sociale ed economico basato sulla sostenibilità e sull’economia circolare, seguendo il principio “dalla culla alla culla”. L’azienda è pienamente consapevole della necessità di rivedere in profondità il nostro sistema produttivo e i modelli di consumo di beni e servizi.
Secondo Simone, uno degli ostacoli principali risiede nella mancanza di una diffusa consapevolezza tra gli operatori del settore della verniciatura, molti dei quali faticano ad aggiornarsi in merito. La necessità di informazione e formazione a tutti i livelli diventa quindi fondamentale per favorire la transizione verso materiali e processi più sostenibili, garantendo al contempo la durata e la qualità dei prodotti verniciati. In un mondo in cui le condizioni ambientali esercitano un impatto sempre maggiore sulle prestazioni dei rivestimenti e sulla loro resistenza alla corrosione, l’istruzione e la diffusione delle conoscenze sono i pilastri su cui si basa l’innovazione sostenibile nel settore della verniciatura.
Prodotti altamente prestazionali come quelli anticorrosivi zinc-free sono stati standardizzati e offerti al cliente che può dare un valore aggiunto ai propri rivestimenti sia in termini di sostenibilità che di qualità e durata, come evidenziato dalle prove in nebbia salina alla quale sono sottoposti alcuni campioni nel laboratorio dell’azienda.
«La sensibilità dell’acquirente è aumentata moltissimo – prosegue Simone – così come la consapevolezza della necessità di controllare la qualità delle superfici e, di conseguenza, le aziende si stanno attivando per migliorare la qualità finale della propria produzione e conoscere e migliorare i processi che utilizzano».