Autore: La Redazione

La pandemia ha permesso a chi vernicia in proprio e per conto terzi di continuare, quasi normalmente, il proprio lavoro, ma ha costretto il fornitore di apparecchiature e impianti a “tirare i remi in barca”, perché chi vernicia ha “chiuso i cordoni della borsa” e – per ora – ha deciso di fare minimi investimenti di manutenzione impiantistica (tranne le dovute eccezioni), in attesa di tempi migliori. Intanto le innovazioni d’impianto, di prodotto verniciante e di processo si accumulano in maniera sorprendente (tranne le solite eccezioni), come segue:

TRASPORTATORE AEREO DI PEZZI

É stato industrializzato negli USA – dalla TTX, il sistema si chiama TTX ACC® – un innovativo sistema di trasporto pezzi in verniciatura, che elimina la catena di trasporto ganci o bilancelle, movimentati con semplici barre a batteria, che aumenta flessibilità e risparmio energetico.

L’impianto perde così le proprie caratteristiche di linea continua e acquisisce l’aspetto di modulazione per ogni operazione specifica: pretrattamento e asciugatura, cabina di spruzzatura e forno di cottura.

TUNNEL DI PRETRATTAMENTO

Due sono le innovazioni, che nascono (alcune sono già state industrializzate) per ottenere , oltre alla qualità, risparmio di “economia circolare”.

La prima è innovazione di processo, che già è praticata da tempo quale quello della nebulizzazione del prodotto nanotecnologico di trattamento chimico, che così non crea fanghi di risulta da smaltire a costi notevoli da sborsare (come tutti sanno).

In più si aggiunga l’innovazione del prodotto di sgrassaggio alcalino e acido, che viene sostituito da uno nanotecnologico che non si satura mai di alcun prodotto oleoso che rimuove, non creando più soluzioni inquinate da smaltire come rifiuto.

La seconda è innovazione di prodotto chimico che, in un solo stadio, sgrassa/converte/passiva la superficie metallica, raddoppiando quasi la qualità anticorrosiva del fosfosgrassaggio per raggiungere quella della fosfatazione tricationica.

Con il vantaggio di ridurre l’investimento del tunnel di pretrattamento, che si aggira sul 70%, perché anche le dimensioni si riducono di due terzi (da circa 25 m a 8 m) senza creare sottoprodotti inquinanti e acque reflue da smaltire.

CABINA DI VERNICIATURA

Anche la cabina di spruzzatura polveri presenta alcune novità, ad esempio accelerando i tempi per il cambio colore in soli 3-5 minuti – a seconda della maggiore o minore erogazione di polveri – rispetto alle cabine già presenti sul mercato, che necessitano un minimo di 12-15 minuti, quadruplicando la produttività.

Nell’ambito delle cabine a velo per la verniciatura a liquido (solo di fondi e smalti all’acqua, perché le vernici al solvente coagulano appena sono captate dal velo d’acqua) una possibilità non ancora industrializzata a livello generale e legata al tema dell’economia circolare, è quella della possibilità di recuperare tutto l’overspray diluito nell’acqua del velo, senza più rifiuti da smaltire.

Infatti, l’overspray (circa il 40-50% di quanto spruzzato), di vernici mono e bicomponenti può essere completamente recuperato dal velo d’acqua e riciclato con un’apparecchiatura di ultrafiltrazione (come si fa con l’eccesso di cataforesi non depositata sui manufatti), così come con un’osmosi inversa si possono recuperare le acque colorate reflue: l’overspray è rimesso in circolo e l’acqua osmotizzata restituita al velo di cabina: grande economia circolare in azienda perché si recupera tutto quello che oggi si smaltisce con spese non indifferenti.

FORNO DI COTTURA

La cottura a forno ad aria calda delle vernici in polvere è ancora appannaggio della tecnologia di polimerizzazione in uso, ad aria calda, dopo che i produttori di vernici in polvere hanno abbandonato qualche anno fa lo sviluppo delle polveri UV. Diverso è il settore delle vernici liquide con indurimento ultravioletto, che invece occupa industrialmente un interessante mercato).

Una novità, ma sempre nel settore della cottura vernici ad aria calda, riguarda l’applicazione dei bruciatori a pellet in sostituzione di quelli a combustibile liquido (gasolio) o gassoso (metano). L’utilizzo di pellet di abete – di qualità normata europea EN Plus A1 – ha una elevata efficienza e offre un risparmio di oltre il 70% rispetto ai costi tradizionali attuali del gasolio.

In Italia l’utilizzo di questa tecnologia è stata testata da Alberto Trinca della Painting, una qualificata azienda di verniciatura per conto terzi di Frascati (Roma), che da qualche anno ha sostituito i bruciatori a gasolio con nuovi bruciatori a pellet nel forno esistente per cottura di polveri epossipoliesteri e poliesteri.

In conclusione sono disponibili diverse novità per sostituire interi o parti di vecchi impianti che, se rispondenti alle caratteristiche di Industria 4.0 permettono di ottenere un credito d’imposta del 50% (digitalizzazione compresa), scontabile nell’anno di acquisto.

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