Si comincia a parlare di applicazioni di superfici digitali nel settore auto: BMW ha presentato alla fiera CES di Los Angeles la iVision Deebed o, semplicemente “Dee”, che significa Digital Emotional Experience. La superficie consente estrema personalizzazione, potendo contare della scelta di 32 colori in 240 segmenti con i quali è rivestita la carrozzeria dell’auto. La pellicola digitale, sviluppata da Eink, azienda con sede a Taiwan, specializzata nella costruzione di film elettronici (e-paper) che possono essere applicati in innumerevoli prodotti di differenti settori (dall’automotive al settore medicale, dai pezzi progettati dall’industrial design fino ai prodotti indossabili). Nel caso dell’auto, queste pellicole consentono colori dinamici, che possono cambiare in funzione di stimoli esterni (luminosi o calorici, per esempio).
È un primo esempio d’uso del colore digitale del quale si parla da diverso tempo, che consente quindi, oltre alla personalizzazione, la possibilità di rendere sensibile alle percezioni e sensazioni esterne anche un prodotto fisico. In pratica, colma il divario tra i materiali statici tradizionali e la tecnologia digitale, con materiali che cambiano colore dinamicamente.
Naturalmente, prima di decretare la fine della verniciatura di finitura come oggi la conosciamo, bisognerà effettuare le necessarie valutazioni, in particolare i costi e le resistenze ottenibili con le pellicole, che già oggi sono utilizzate in alcuni mercati (in particolare, Stati Uniti) come prodotti di personalizzazione (tuning) after-market, applicate sui cicli di protezione e finitura attuali.
Intanto, osserviamo con curiosità l’apertura di queste nuove frontiere estetiche.