Venerdì 17 aprile Filippo Busolo, chimico ma anche consulente e formatore in ambito regolatorio, ha introdotto il tema della predisposizione delle aziende alle misure di prevenzione in fase di riapertura delle attività, incentrando il discorso sulle ispezioni per la verifica delle modalità di adeguamento (in Veneto, alla data del 9 aprile sono state ispezionate 5.000 aziende di cui 744 solo nella provincia di Verona, di cui l’80% è risultata regolare) e il rilevamento delle eventuali carenze. Sebbene non sia necessario aggiornare il DVR (documento di valutazione dei rischi), è obbligatorio redigere un piano di intervento (una specie di appendice al DVR), in cui sono specificate le misure preventiv adottate dall’azienda e nello specifico:
- Distanziamento tra le persone di almeno 1 metro
- Utilizzo di mezzi per la protezione delle mani e delle vie respiratorie
- Presenza di detergenti/igienizzanti per il lavaggio delle mani
- Presenza di prodotto disinfettante per la pulizia delle superfici
- Presenza di cartellonistica informativa
- Ricorso alle modalità di lavoro agile
- Gestione delle modalità di accesso e uscita di lavoratori, fornitori e visitatori
- Regolamentazione dell’accesso a mensa, bagni e spogliatoi.
Sono due i documenti cui le aziende possono riferirsi per redigere il piano di intervento: il protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, del 14 marzo 2020 e la guida AIDII (Associazione Italiana Igienisti Industriali), che fornisce delle informazioni di carattere generale ma molto concrete.