Il calcestruzzo, conglomerato cementizio, e il cemento armato, nato dall’accoppiamento tra il conglomerato e le armature metalliche, degradano con varia intensità e velocità dei fenomeni di alterazione, tali da ridurre i valori delle caratteristiche di funzionalità delle opere. Cause della degradazione sono le azioni esterne alle opere, fisiche, chimiche e meccaniche, presenti nell’ambiente: perché il calcestruzzo è un materiale poroso.
Essendo poi un materiale poroso, la permeabilità all’acqua e all’aria è notevole: 10−14 m/s, cosicchè le strutture metalliche del cemento armato possono ossidarsi e formare sottoprodotti della corrosione, di volume da 2 a 6 volte superiore a quello originario, sicuramente creano gravi difetti alla struttura cementizia (fessure, criccature, delaminazione e distacco del copriferro).
Se poi aggiungiamo i fenomeni di carbonatazione (dovuti al comportamento acido della C02 dell’ambiente (con acqua crea l’acido carbonico), è evidente la necessità di proteggere completamente le superfici di calcestruzzo e di cemento armato.