Il team Merck Italia ha organizzato l’annuale Merck Effect Day 2024 a Modena, nel Museo Enzo Ferrari, lo scorso 12 giugno. L’incontro annuale aggiorna gli interessati su tendenze e strumenti che gli esperti della nota multinazionale mettono a disposizione di clienti e CMF designer.
Ispirati dal motto di Enzo Ferrari “se lo puoi immaginare lo puoi fare”, tra gli argomenti trattati ricordiamo la presentazione dell’M-box 2.0 che raccoglie ispirazioni di colori, materiali e finiture in un unico strumento per i designer, la presentazione delle tendenze e delle risposte di Merck alle nuove esigenze, i forecast per l’industria delle pitture e vernici, per la stampa e per la plastica, i forecast dell’industria cosmetica e molto altro.
Tra le tendenze significative evidenziamo il ritorno dei colori ad interferenza o cangianti, che negli scorsi anni erano sempre meno utilizzati tanto da avere sospeso la produzione. L’azienda ha rimesso in produzione diversi pigmenti seguendo le richieste di alcuni mercati.
Interessante è quanto è stato presentato come tendenze generali: sono state definite 6 storie descritte attraverso 6 colori di tendenza che sono: l’arancio, il rosso, il grigio, i blu/turchesi, i verdi e i gialli. Sono colori di base che possono essere arricchiti da effetti che consentono di uscire dagli schemi e aiutano a distinguersi. Colori che derivano dall’analisi delle tendenze del periodo che, sinteticamente, possono essere riassunti nella necessità di uscire dall’individualismo per affrontare il futuro: la forza aumenta con l’interazione, non con l’isolamento. Le sei storie, tutte legate a un evento o un luogo dove l’agire insieme ha determinato un cambiamento, e al quale sono stati abbinati 3 o 4 colori, sono la rivoluzione arancione, la rivoluzione portoghese dei garofani, il pozzo di Messel in Germania, rivalutato come luogo comunitario grazie alla richiesta dei cittadini, la creazione di piccoli boschi di quartiere in Giappone, la caduta del muro di Berlino, il fenomeno della musica techno in Europa negli anni ’90. Tra i vari colori proposti alcuni sono formati da una base – ad esempio il giallo – e un secondo strato di colore diverso che determina una cangianza.
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