Sono numerosi gli strumenti di controllo qualitativo, soprattutto di natura fisica, ottica, chimico-fisica, della verniciatura industriale, messi a disposizione dei tecnici fabbricanti di vernici e degli utilizzatori delle stesse, da parte di molte aziende, rappresentanti italiane di società estere, e di qualche produttore italiano.
Tra quelli basilari possiamo elencare:
- il glossmetro, misuratore di brillantezza
- lo spessimetro
- lo spettrofotometro, misuratore oggettivo del colore
- il misuratore di “buccia d’arancia”.
Qualche azienda avanzata, che dispone di strumentazione di misurazione degli spessori, per collaborare con che vernicia a controllare le quantità di vernici applicate, in modo da disporre subito dello spessore del film applicato, prima della cottura a forno, ha messo a punto una strumentazione automatica, installata all’uscita della cabina di spruzzatura polveri su vari manufatti, in grado di misurare lo spessore della vernice, ma soprattutto di “ordinare” alle pistole una maggiore o minore erogazione di prodotto a seconda dello spessore specificato. Il lavoro degli specialisti della Cofomegra di Milano, con i propri rappresentati svizzeri, ha permesso d’installare l’apparecchiatura Coatmaster, con soddisfazione del coraggioso verniciatore. Infatti la resa operativa automatica si è dimostrata ben superiore a quella precedentemente manuale, facendo risparmiare notevolmente.
Poche sono invece le apparecchiature di controllo anticorrosivo di previsione della durabilità protettiva nel tempo delle vernici applicate:
- resistenza alla corrosione in camera di nebbia salina
- resistenza all’umidità
- invecchiamento accelerato alla luce solare e alle intemperie
- resistenza alla corrosione con la tecnica elettrochimica accelerata ciclica (Metodo Acet).
La prova di resistenza alla nebbia salina è una prova di natura chimica, molto valida e utile, perché illustra il tempo necessario all’ambiente per ossidare completamente il metallo nudo all’intaglio sulla lastrina di prova, senza creare danni alla pellicola applicata e, nello stesso tempo, il tempo di resistenza alla penetrazione sottopellicolare della corrosione lateralmente a quell’intaglio.