Bioresina
sostantivo femminile
Prodotto sintetico macromolecolare dotato di proprietà plastiche.
Esistono due tipi di bioresina: degradabile e compostabile. Le bioresine degradabili possono essere continuamente suddivise in pezzi sempre più piccoli. Le resine compostabili invece possono essere utilizzate come pacciame dopo essere state miscelate con prodotti biologici specifici in un impianto di compostaggio.
Al giorno d’oggi tra le bioresine vengono impiegate maggiormente le resine all’acqua, più rispettose della salute dell’uomo e dell’ambiente. Numerose formulazioni sono in regola con le soglie fissate per limitare la presenza di VOC, sostanze chimiche volatili che, inalate, possono causare irritazione delle vie respiratorie, asma, allergie, emicranie.
Ci sono anche le resine epossidiche solide, formulate senza acqua né solventi: durante la posa e una volta asciutte non emettono gas nocivi né odori fastidiosi. Su substrati di cemento o altri materiali, lo strato di resina agisce come sigillante, impedendo a eventuali sostanze nocive rilasciate durante il normale processo di invecchiamento dell’edificio di contaminare l’ambiente.
La manutenzione è facile e veloce ed è possibile evitare l’uso di detersivi, detergenti e solventi aggressivi, a tutto vantaggio dell’uomo e dell’ambiente.