Paolo C. Bonalumi | Masklogik Ibérica (gruppo Euromask)

OTTIMIZZARE I PROCESSI PER EVITARE COSTI INNECESSARI. IL CONTRIBUTO DELLA MASCHERATURA.

Questo mi ha detto, ieri, un direttore di fabbrica di una importante azienda del settore automobilistico: se riuscissimo a ridurre di un secondo l’operazione di mascheratura, il risparmio totale del progetto sarebbe quantificabile in 90.000 euro.

Naturalmente stiamo parlando di un lavoro pluriennale e con grande quantità di pezzi, tipico dell’industria automobilistica.

Francamente la cosa non mi ha sorpreso, da tempo penso e tento di aiutare ad ottimizzare i processi per evitare costi innecessari. Invece, ciò che continua a sorprendermi è la poca abitudine a considerare il costo del tempo come fattore determinante nella redditività del lavoro.

Nello specifico, il costo da sostenere per la riduzione di questo secondo – progettazione, produzione e fornitura di protezioni a misura studiate per ridurre i tempi d’applicazione – è di circa 40.000 euro. Conseguentemente, con un guadagno netto importante per la fabbrica di cui sopra.

La riduzione dei tempi innecessari non è tutto, anzi forse è solo un fattore di miglioramento: l’adozione di queste protezioni a misura, infatti, ridurranno significativamente gli scarti, aggiungendo al risparmio di tempo il risparmio delle rilavorazioni, temuto e terribile costo in qualunque processo produttivo. Questa somma è molto maggiore di quella del solo secondo: sono molti secondi!

Mi pare inutile dire che un pezzo difettoso, magari perché non è stato mascherato con prodotti adeguati, rappresenti un costo importante.

Alla fine il guadagno è netto: meno tempo, meno scarto, più prodotto finito correttamente. Naturalmente si può pensare che queste cose valgano solo in situazioni di grandi produzioni.

Non sono d’accordo, per vari motivi.

Il primo, e più semplice, è che se ho 10 processi o 10 pezzi da verniciare in quantità sufficiente, e lo faccio in modo non efficiente, si dovranno sommare le perdite prodotte da 10 centri di spreco. Ricordiamoci, tra l’altro, che l’esperienza lean ha dimostrato che, per basse produzioni, è necessario ricercare efficienza ancora maggiore.

La mascheratura corretta – e altre operazioni nella verniciatura su cui non mi soffermo, non essendo uno specialista – se si effettua con sistemi ottimizzati permette una riduzione di tempi e costi, liberando risorse che possono essere utilizzate per aumentare la produzione.

Una riflessione: nelle nostre aziende conosciamo i costi della materia verniciante (non sempre la sua resa), dei prodotti chimici che usiamo, probabilmente anche dell’energia che usiamo nei processi, ma troppo spesso non sappiamo invece controllare i costi del tempo mal impiegato.

Spesso ci troviamo in situazioni in cui le aziende ci dicono che le nostre soluzioni di mascheratura sono care, solo perché non sanno quantificare il risparmio che permettono.

Sui costi “nascosti”, ci sarebbe molto da analizzare, non solo nel caso delle mascherature. Vediamo per esempio il caso dei prodotti vernicianti.

Solo poche aziende nel mondo stipulano contratti con i fornitori in base ai metri quadrati da verniciare, e non al prezzo per chilo di prodotto. Di fatto, chiedono al fornitore un prezzo per metro quadrato, indipendentemente dalla quantità di prodotto necessario.

Solo un fornitore di prodotti di qualità potrà garantire questa prestazione, quando il prodotto ha una resa corretta e costante. Di solito questo significa che quantità di prodotto verniciante necessario è minore, cosa che ha conseguenze interessanti anche perché se ne conseguono risparmi lungo tutto il processo, dalla riduzione degli stoccaggi a quella degli smaltimenti.

Anche se questo tipo di accordi è tipico di aziende con alti consumi di prodotti, non significa che realtà più piccole non possano agire in questo senso, ribaltando i criteri degli acquisti, premiando la resa invece del costo.

Il guadagno è comunque lo stesso!

Allo stesso modo, l’adeguata protezione delle parti che non devono essere trattate produce risparmi importanti e una standardizzazione della finitura, con ricadute sulla produttività.

Ricordiamoci del secondo del titolo.

Se si considera il prezzo di un prodotto, per esempio la mascheratura, solo come un costo e non come un importante aiuto a ottimizzare il lavoro, credo che si stia facendo un errore. Detto traducendo un proverbio contadino lombardo “teniamo chiusa la spina (il rubinetto della botte) e non guardiamo il cucú (il tappo che c’é in fondo alla botte)”.

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