Fino a poco tempo fa il risparmio sui costi della cottura a forno di vernici a polveri con l’uso dei pellet cellulosici, in sostituzione di gas metano e di gasolio, era considerabile di una buona percentuale del 70% (rispetto al gasolio) e un buon 40% rispetto al gas metano secondo i rilevamenti di Alberto Trinca della Painting di Frascati (Roma), che utilizza i pellet come fonte energetica per i propri bruciatori da oltre due anni, in sostituzione del gasolio, con grande soddisfazione.
Oggi, con gli esagerati aumenti del gas (oltre il 50%), il risparmio sarebbe ancora maggiore (si calcoli il 60%), oltre al fatto che l’investimento dell’impianto di movimentazione del pellet (serbatoio di contenimento, rete distributiva al forno di asciugatura della fase di pretrattamento e di cottura vernici, bruciatori di pellet, centralina di controllo) sarebbe recuperato in soli 4 mesi, grazie ai ”certificati bianchi”, forniti dal GSE (Gestione Servizi Energetici) l’ente governativo partecipato dal Ministero dell’economia e della finanza. Infatti il GSE riconosce alle aziende un Certificato Bianco, ogni qual volta l’azienda renda efficiente un proprio impianto energivoro e risparmi uno o più TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio, cioè un TEE che corrisponde a 11.628 kWh termici, nel proprio ciclo produttivo, che è pagato 260,00 euro ciascuno).
Questo TEE è anche venduto e il ricavo della vendita costituisce un incentivo all’efficientamento e, insieme al risparmio energetico dei derivati dal petrolio e dal gas, contribuisce a ripagare l’investimento del nuovo impianto di distribuzione dei pellet ai nuovi bruciatori dei forni. Infatti attualmente un forno di cottura vernici in polvere a 180°C, in cui il trasportatore viaggia a 1,5-2 m/min consuma circa 140.000 kWh di gas metano (1.500.000 kWh/ giorno) e pertanto con il cambio tecnologico gas/pellet, si risparmierebbero 50.000 euro/mensili (in 3-4 mesi si recupererebbe l’investimento).
Così, grazie al servizio offerto dalla Seaside, di presentazione progetti, gestione delle pratiche per l’ottenimento dei TEE e loro vendita, si conseguono quei guadagni derivati da questo intervento di efficienza energetica. Vale oggi la pena di valutare la fattibilità economica del cambiamento della fonte energetica nei forni di cottura vernici a 180°C e altro, perché anche le cifre del bilancio ecologico, scaturito da studi italiani ed europei (svizzeri soprattutto), dimostrano che chi riscalda con i pellet, normati EN Plus A1, protegge l’ambiente e il clima, in confronto alle operazioni di riscaldamento con pompe di calore, impianti a gas naturale, a gasolio e a biogas.
Questa documentazione e maggiori informazioni possono essere richiesti a La Rivista del Colore e all’Anver, grazie alla partecipazione di Alberto Trinca, in aiuto a chi vernicia per conto terzi.