Sono vari i metodi di protezione del calcestruzzo e del cemento armato:
- Applicazione di pitture e vernici acriliche, poliuretaniche e poliesteri al solvente con cicli monostrato o più strati, a seconda dell’ambiente dove essi sono posizionati, indurenti con l’aria ambiente o catalizzate
- Applicazione di vernici all’acqua, in quanto hanno maggiore affinità strutturale con il supporto cementizio
- Applicazione di vernici senza solventi, per la maggior sostenibilità ambientale
- Applicazione di vernici con polveri termoplastiche super resistenti all’esterno, applicate a fiamma
- Applicazione di vernici fotopolimerizzabili con irraggiamento solare
Parleremo di questo ultimo metodo, presentato con orgoglio dalla ricercatrice Carola Esposito Corcione dell’Università del Salento durante un convegno dell’Anver all’Università di Lecce, perché è una novità già utilizzata industrialmente sulla pietra leccese del Duomo locale.
È un prodotto brevettato internazionalmente da Unisalento, che è stato applicato per salvare la pietra leccese dal degrado atmosferico.
Si tratta di una vernice a base di organico-inorganico nanostrutturata, che polimerizza con l’irraggiamento ultravioletto della luce solare. È detta ibrida perché utilizza in formulazione sia le proprietà ceramiche (inorganiche), che offrono ottime caratteristiche meccaniche, durezza superficiale e resistenza termica al caldo e al freddo, sia quelle polimeriche (organiche), che danno leggerezza, processabilità e flessibilità.
Le due fasi sono interconnesse a livello nanometrico, creando un effetto di rinforzo alle proprietà del polimero.
I risultati della ricerca della Prof. Corcione e di altre due collaboratrici-ricercatrici dell’Unisalento sono importanti da presentare al pubblico, perché contrariamente alle maggiori tecnologie di polimerizzazione UV, utilizzate industrialmente – dette “radicaliche” – essi derivano dall’uso della polimerizzazione cationica, che presenta numerosi vantaggi:
- Non è inibita dall’uso dell’ossigeno dell’aria (anche se è stata osservata qualche difficoltà ritardante, nella propagazione della catena strutturale in ambienti molto umidi)
- Procede anche dopo che sia stata interrotta la radiazione luminosa (è pertanto utilissima nella verniciatura industriale di pezzi metallici tridimensionali “difficili”).
Infatti i meccanismi di fotopolimerizzazione UV sono così indicati:
- Cinetica un po’ più lenta di quella radicale (anche a causa della minore disponibilità di materie prime)
- Ottima adesione al supporto cementizio, molto migliore di quella data dalla polimerizzazione radicalica, grazie all’affinità elettrostatica.
CARATTERISTICHE
Le proprietà del film applicato e ottenuto dalla polimerizzazione solare sono molto valide in quanto
- Non è disciolto in solventi
- Non è tossico né inquinante
- Si attiva in situ a temperatura ambiente mediante luce solare
- Ha bassa viscosità applicativa e adeguate proprietà di penetrazione nel supporto cementizio
- Elevata idrorepellenza
- Alta traspirabilità
- Non altera la naturale cromia del calcestruzzo
- Ha elevata resistenza al graffio
- Ha elevata efficacia protettiva
La licenza d’uso di Hybrid, questo il nome del prodotto, è già stata acquistata da un’azienda di Copertino.