Intervista a: Alessandro Demicheli, Krahn
a cura di Giovanni Cicatiello

Per lo sviluppo delle nuove vernici meno dannose per l’ambiente e per l’uomo è essenziale la selezione delle corrette materie prime.
Chi utilizza vernici deve affidarsi ad aziende che siano in grado di cogliere il cambiamento in atto partendo dall’ utilizzo di materie prime non inquinanti.

Krahn azienda della holding tedesca Otto Krahn, con sedi in tutta Europa, è specializzata nella distribuzione di specialità chimiche per il settore coatings.
Abbiamo visitato la sede di Krahn Italia a Lainate (Milano) dove si trovano gli uffici commerciali ed il laboratorio di ricerca.
Su materie prime e sostenibilità abbiamo discusso con Alessandro Demicheli segment manager area coatings.

GC – Che materie prime distribuite per il settore vernici?
AD – L’esperienza nella distribuzione di materie prime per il settore vernici nasce nel 1909 con la fondazione della Pietro Carini. Dal 2014 entriamo a far parte del gruppo tedesco Krahn.
Oggi l’azienda italiana, con un fatturato di 60 milioni di euro e 45 dipendenti, è tra i maggiori distributori di specialità per le aziende produttrici di vernici.
Tutto il nostro personale commerciale ha anche esperienze in ambito tecnico, così da poter comprendere in maniera completa le esigenze delle aziende produttrici di vernici ed offrire il massimo supporto nella fornitura delle materie prime.
Distribuiamo marchi importanti come Byk (additivi reologici, antischiuma, disperdenti etc), Mitsubishi (resine termoplastiche a solvente) e Sunchemical (pigmenti e preparazioni).

GC – Sostenibilità, economia circolare e transizione ecologica: come si sta muovendo Krahn rispetto alle ultime tendenze del settore vernici?
AD – Per quanto riguarda la sostenibilità, vogliamo essere un riferimento innanzitutto coi nostri prodotti.
I marchi che distribuiamo offrono già soluzioni per lo sviluppo di prodotti sostenibili.
Non solo materie prime bio-based, ma anche esenti PFAS, senza stagno ed esenti biocidi, per vernici meno dannose per l’uomo.
Inoltre puntiamo molto nei servizi di diffusione e supporto alla sostenibilità verso i produttori di vernici.
Nei nostri uffici olandesi siamo in grado di verificare in termini di LCA (Life Cycle Assessment, analisi del ciclo vita, in italiano) i prodotti dei nostri clienti così da offrire una consulenza mirata verso le imprese impegnate nello sviluppo della sostenibilità. Grazie al supporto delle nostre consulenze e alla documentazione fornita le aziende possono poi richiedere le certificazioni richieste dal mercato in ambito “ambientale” (Ecolabel, Issc Plus, e altri).
Inoltre promuoviamo verso le aziende la sostenibilità coi nostri corsi e seminari per aumentare la sensibilità verso questi temi, spiegando il recente sviluppo delle nuove materie prime da fonti biologiche e la terminologia e gli usi delle certificazioni utili per produrre e vendere prodotti meno dannosi per l’ambiente.
Negli ultimi anni la selezione dei marchi da distribuire è stata orientata verso quelle aziende in grado di offrire materie prime per le nuove vernici. Ecoat è un marchio francese di recente acquisizione per offrire resine alchidiche-uretanizzate con contenuto biologico che arriva al 95%.

GC – Come si sta sviluppando il mercato delle materie prime “sostenibili”?
AD – L’interesse verso le materie prime bio-based è molto cresciuto negli ultimi anni. I marchi che distribuiamo hanno già arricchito i loro cataloghi con prodotti sostenibili, cambiando di conseguenza anche la comunicazione verso le aziende che le utilizzano.
Il mercato ha molta curiosità verso i temi della sostenibilità ma all’atto pratico è ancora acerbo.
Alcuni settori come le vernici per l’edilizia e per il legno hanno già virato in maniera decisa verso le vernici a base acqua, il settore della general industry (vernici per l’industria) è ancora per il 90% a base solvente.
Alcuni pregiudizi degli utilizzatori finali sui prodotti a base acqua, come il ritenere i prodotti a solvente ancora gli unici ad offrire prestazioni e caratteristiche ottimali, frenano il cambiamento.
In Europa alcuni paesi come Francia e Olanda hanno una sensibilità del mercato già molto sviluppata su questi temi, l’Italia in questa fase deve ancora migliorare in particolare sulla comunicazione.

GC – Quali servizi offrite alle aziende produttrici di vernici per sviluppare nuovi prodotti?
AD – Col nostro laboratorio di ricerca supportiamo tutte quelle aziende che intendono sviluppare progetti legati alla sostenibilità. Aiutiamo nella formulazione di vernici più sostenibili selezionando le giuste materie prime, testando e provando le caratteristiche del prodotto finale per arrivare ad offrire il massimo supporto tecnico.
Il settore vernici in Italia deve avere il coraggio di spingere ulteriormente lo sviluppo per il cambiamento con i nuovi prodotti vernicianti, puntando sulle materie prime di derivazione biologica e meno tossiche.
In questo contesto è importante, per chi distribuisce materie prime, non solo svolgere un ruolo commerciale ma anche supportare i produttori comunicando i vantaggi che possono trarre dal migliorare i loro prodotti.

La sostenibilità insegnata e diffusa ancora prima di essere venduta.
Anche i distributori di materie prime per vernici stanno facendo la loro parte.

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