Il futuro di Argos Sive nel gruppo Argos Surface Technologies: come la storica azienda torinese risponde alla crescente richiesta di trattamenti avanzati, unendo estetica e funzionalità nel suo percorso di crescita.
L’unione fa la forza. È il caso del gruppo Argos Surface Technologies, che dal 2020 ha avviato un processo di acquisizioni strategiche, con l’obiettivo di affermarsi come gruppo di riferimento in grado di soddisfare le esigenze di rivestimenti e trattamenti delle superfici in settori diversificati e strategici come l’automotive, la meccanica di precisione, il design industriale, le macchine automatiche, l’energia, l’industria dei mezzi da lavoro (off-highway) e l’oil & gas, fino ad arrivare ai settori industriale e aerospaziale.
Alla base di questa evoluzione c’è il fondo di private equity Gradiente II, gestito da Gradiente SGR, che ha dato vita al gruppo che prende avvio dall’unione di importanti realtà nel panorama industriale, a partire dal 2020 con l’acquisizione di Argos, Impreglon Italia e Aalberts ST di Opera. Seguono nel 2021 le emiliane TSM e Lualma Anodica; nel 2022 è il turno della bergamasca Tec.Ri.Met. Nel 2023 viene infine formalizzata la fusione nel Gruppo Argos ST della mantovana Foresi e della torinese Rotostatic e viene acquisita la bolognese Galvanotecnica Salvatori Bologna. Nel 2024, vengono acquisite GM Cataforesi, oggi Argos GM Cataforesi, e Sive, oggi Argos Sive.
«Essere parte di un gruppo offre un vantaggio non solo in termini di cross-selling per i clienti – spiega Luca Garone, direttore generale della divisione Polymers&Metals – ma anche nella possibilità di proporre lavorazioni complementari. Questa sinergia consente di ottimizzare le operazioni e migliorare l’efficienza produttiva, evitando la necessità di rivolgersi a fornitori esterni. Il progetto non è fermo: ci sono trattative per ulteriori acquisizioni».
A livello di gruppo e di mercati di riferimento, Argos ST guarda con interesse a mercati esteri, anche se questi paesi rappresentano attualmente circa il 10% del fatturato. Argos Sive, invece, si distingue per una situazione particolare: quasi il 70% della produzione è destinato all’estero, con una forte presenza di clienti francesi.
I rivestimenti nanotecnologici
Sive è un’azienda storica, con sede a Cirié (Torino), che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita significativa grazie a continui investimenti in impianti dedicati ai rivestimenti nanotecnologici, oltre che alla ricerca e alla formazione di personale altamente qualificato. Questa strategia le ha permesso di affermarsi a livello internazionale nei settori dell’elettronica, dell’automazione, dell’automotive e degli elettrodomestici (settore “bianco”).
«Abbiamo sempre considerato la scelta di puntare su tecnologie innovative, come le nanotecnologie, come un nostro punto di forza» spiega Fabio Paolini, tecnico-commerciale dello stabilimento Argos Sive.
«Il sito produttivo di Ciriè si distingue per l’applicazione di rivestimenti funzionali su componenti di dimensioni fino a 1.000 x 1.000 mm, con uno spessore massimo di 200 mm. L’azienda è fortemente orientata all’automazione, con processi in gran parte automatizzati, per garantire efficienza e precisione».
Sebbene l’attenzione principale dell’azienda sia storicamente focalizzata sulla funzionalità dei rivestimenti, Argos Sive non trascura i requisiti estetici, sempre più richiesti dal mercato.
«Un esempio emblematico è il bruciatore a gas per i piani cottura: si tratta di un componente tecnico, che tuttavia deve risultare anche esteticamente gradevole. Per questo, cerchiamo di integrare funzionalità e estetica, un equilibrio spesso difficile da misurare ma sempre più rilevante e richiesto dal mercato» continua Fabio Paolini.
Le nuove sfide da affrontare
Negli ultimi anni la contrazione dei volumi nel campo automotive ha rappresentato un momento sfidante per Argos Sive, spingendola a ridefinire il proprio mix produttivo.
«Nonostante il calo dei volumi nel settore automotive, altri settori, come quello degli accessori per cucine, stanno compensando. Si tratta infatti di segmenti di alta gamma e prodotti innovativi, per i quali c’è richiesta da parte dei produttori leader di mercato. Un esempio del trattamento su cui siamo molto competitivi è il rivestimento trasparente che applichiamo a protezione del PVD: una soluzione che consente ai nostri clienti di offrire prodotti con prestazioni tecniche esclusive che, per esempio, evitano il problema dell’alonatura da contatto con l’acqua» spiega Fabio Paolini.
Il sito produttivo di Ciriè
«Utilizziamo linee completamente automatizzate e robot per la verniciatura. Il processo di sabbiatura e verniciatura è gestito in modo automatico, con il prelievo dalla sabbiatrice affidato a un sistema automatizzato, così come l’intero flusso produttivo. Per ottimizzare il processo, abbiamo ridotto il numero di passaggi nella linea di verniciatura, evitando che i pezzi passino più volte sotto la pistola e nel forno. Utilizziamo quindi diverse modalità di verniciatura, a seconda della geometria del pezzo» spiega Fabio Paolini.
«Trattiamo principalmente pezzi tra i 100 e i 200 mm di diametro, spesso con forme tondeggianti, come i bruciatori a gas, che hanno dimensioni molto simili tra loro. In questi casi, il pezzo ruota mentre le pistole di verniciatura restano fisse. Altri componenti, come i piani cottura o pezzi più piccoli, vengono sistemati su bilancelle orizzontali. Il processo in questo caso è differente: il pezzo rimane fermo, ruotando solo di 90°, mentre un robot antropomorfo esegue la verniciatura. In un caso è il pezzo a muoversi, nell’altro è il robot a eseguire il movimento» continua il nostro interlocutore.
Tecnologie e processi in continua evoluzione
Sive nasce negli anni ’70 come azienda specializzata nella cataforesi per i case dei computer della storica azienda IBM, allora sediata nell’hinterland milanese.
Nei primi anni ’90 affianca alla cataforesi altri processi tecnici, rispondendo alla crescente richiesta di deposizione chimica su componenti polimerici, in particolare per schermature elettromagnetiche. Su questo fronte, Argos Sive mantiene tutt’oggi una posizione di rilievo in Europa dove è rimasta tra i pochi a offrire queste tecnologie di rivestimento, per settori molto specifici. La metallizzazione chimica, infatti, è utilizzata per applicazioni in cui è necessario proteggere componenti elettronici da interferenze elettromagnetiche in campi quali l’elettronica, le telecomunicazioni, l’automazione industriale. «In questi campi i componenti sono prodotti con polimeri non conduttivi: i pezzi metallizzati con i nostri processi sono schermati efficacemente come se fossero in metallo, senza compromettere la leggerezza e la flessibilità tipiche della plastica» spiega Fabio Paolini.
Nel periodo 2000-2005, l’azienda introduce i rivestimenti PTFE. L’esperienza acquisita porta l’azienda a sviluppare una formulazione interna per i rivestimenti ceramici, in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale. Il mercato delle padelle ceramiche non si rivela particolarmente fruttuoso, tuttavia Sive fornisce un produttore francese di alta gamma nel campo delle padelle professionali, acquisendo un notevole vantaggio tecnologico.
Nel corso degli anni, l’azienda adatta il suo processo produttivo passando dalle linee di rullatura PTFE a quelle a spruzzo. Ottimizza anche la fase di granigliatura, un passaggio essenziale nel pretrattamento, investendo in nuove macchine automatiche, riorganizzando la produzione.
Altro fiore all’occhiello dello stabilimento di Ciriè è l’introduzione di processi nanotecnologici, in particolare per i trattamenti di pentole, padelle e utensili da cucina. Un’esperienza che consente a Argos Sive di offrire trattamenti sempre più avanzati, basati sulle tecnologie PVD, per applicazioni nella fanaleria automobilistica e in altri settori dove si è rivelato interessante l’utilizzo del PVD per sostituire la tradizionale deposizione galvanica. Questi processi, a impatto ambientale decisamente ridotto rispetto alle tecniche tradizionali, offre a Argos Sive nuove opportunità di mercato.
Il laboratorio
Avere un laboratorio interno offre la possibilità di sviluppare direttamente soluzioni innovative, oltre che effettuare controlli tempestivi per garantire standard elevati di produzione. Quello di Argos Sive è dotato di camera di nebbia salina, strumentazione per le analisi chimiche necessarie per la corretta conduzione dei processi di metallizzazione chimica, ingranditore per i tratti laser, penna Erichsen, quadrettatore, colorimetro, taber test, prove d’urto.