Lo sviluppo qualitativo della fase di verniciatura industriale (pretrattamento e finitura) nelle aziende che verniciano per conto terzi ha raggiunto generalmente il massimo risultato tecnico richiesto dai capitolati delle aziende produttrici dei manufatti da verniciare. A volte questi manufatti sono inviati alla verniciatura direttamente dalla produzione con superfici oliate; qualche volta, invece, le superfici sono unte con grassi, rivestite di cere e altri inquinanti (tanto che il terzista deve procedere ad un pre-sgrassaggio. Lo abbiamo visto presso la ditta Eredi Mandelli Pietro di Truccazzano, in provincia di Milano, un’azienda sempre aggiornata nei processi di verniciatura e dotata di strumenti capaci di diminuire il carico inquinante delle operazioni di pretrattamento chimico (la Eredi Mandelli non crea fanghi di scarto perché utilizza prodotti nanotecnologici che vengono applicati nebulizzati senza più formazione di rifiuti acquosi da trattare o da smaltire), gestita da Emanuela Mandelli e figlio.
Per quanto attiene alla facilità e agli aspetti applicativi delle polveri, l’uso di pistole elettrostatiche nuove per la loro applicazione airless (dette “in fase densa”) nella nuova cabina di spruzzatura, dimostra praticamente il miglior bilancio tecnico-economico qualitativo.
Un’esperienza industriale vincente di grande portata è questa della Eredi Mandelli, che presenta ai suoi clienti:
- qualità del manufatto
- economicità del processo
- affidabilità della tecnologia
- sostenibilità ambientale interna ed esterna.
PROCESSO E TECNOLOGIE APPLICATE
PRETRATTAMENTO
Dopo la fase di carico dei pezzi sul trasportatore, il processo di finitura dei manufatti inizia con la fase di pre-sgrassaggio nel tunnel per evitare successive sorprese – per la presenza di sporco, grassi, con presenza di metalli pesanti e altro – che normalmente non vengono evidenziate dai clienti – durante il processo di pretrattamento successivo. Così il rischio è ridotto al minimo durante il ciclo di sgrassaggio, risciacquo, conversione nanotecnologica e asciugatura nel tunnel appropriato. Inoltre il nuovo processo di nebulizzazione del convertitore nanotecnologico è ottenuto con una semplice apparecchiatura della Henkel, il cui tecnico è Pierluigi Cerioli, che permette l’applicazione “no rinse” sul manufatto, con la conversione diretta senza più necessità di risciacqui con acqua di rete e demineralizzata. Non solo: operando in condizioni di sicurezza controllata, il ciclo di pretrattamento consente di mantenere al massimo livello le prestazioni di resistenza alla corrosione della successiva applicazione di polveri.
APPLICAZIONE DI POLVERI IN CABINA
Dopo asciugatura dello strato nanometrico applicato, all’uscita dal tunnel i pezzi trattati sono trasportati nella nuova cabina di verniciatura a polveri in fase densa per ottenere un’ottima qualità del film applicato. Il miglioramento qualitativo offerto dall’applicazione elettrostatica in fase densa, rispetto all’applicazione tradizionale con aria compressa, è stato un “must” della verniciatura per aziende che operano in conto terzi. Infatti il prodotto applicato sui manufatti della Eredi Mandelli, il cui impianto è gestito da Emanuela Mandelli e figlio è caratterizzato, dopo cottura a forno, da:
- notevole brillantezza
- ottime resistenze fisicomeccaniche (elasticità, durezza superficiale, resistenza all’attrito, altro)
- completa resistenza alla corrosione filiforme.
Così si spiega il bel successo della Eredi Mandelli nel mercato nazionale della verniciatura per conto terzi.